Di Maio incontra segretario di Stato USA Blinken: “Minaccia Isis non è finita, attenzione a Sahel”
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha incontrato diversi suoi omologhi oggi a Roma per il vertice contro il terrorismo, presieduto insieme al segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken. In una conferenza stampa congiunta i due hanno parlato dello Stato islamico, sostenendo che nonostante la sconfitta sul territorio nel 2019, l'Isis continui a "rappresentare una minaccia sia in Siria che in Iraq, sia affacciandosi su nuovi territori". Di Maio, al termine dell'incontro della coalizione globale, ha anche sottolineato che la situazione sia "particolarmente allarmante nel continente africano, nello specifico nella regione del Sahel, ma anche in aree dell'Africa orientale, come il nord del Mozambico".
Nello specifico, il ministro degli Esteri ha detto: "Oggi, a distanza di anni da quando abbiamo sconfitto Daesh sul territorio stiamo vedendo che alcune cellule terroristiche stanno proliferando in regioni come il Sahel, dove passano le principali rotte migratorie verso l'Europa e dove il terrorismo, insieme ai cambiamenti climatici, stanno provocando milioni di poveri".
Continuando a parlare della stabilità dell'Africa, Di Maio ha proseguito, proponendo un Gruppo di lavoro sul continente: "Non bisogna abbassare la guardia, anzi dobbiamo aumentare la coalizione non spostando il focus, ma aumentandola non solo in Medio Oriente, ma anche in Africa, in Sahel, nel Mozambico e nel Corno d'Africa", ha detto. Il ministro degli Esteri ha quindi aggiunto: "Proteggere il Sahel significa proteggere la sicurezza dell'Europa e fermare i trafficanti di armi e di uomini soprattutto. C'è una grande richiesta d'aiuto da parte di quei Paesi e di quelle comunità. Molti di quei villaggi sono in mano alle organizzazioni terroristiche", ha detto. Per poi aggiungere, ribadendo quanto sia importante rafforzare le istituzione dei Paesi terzi: "L'Italia ha accordi bilaterali con alcuni di questi Paesi. E allo stesso tempo lavoriamo con loro anche nel sostegno ai rifugiati, con l'Unhcr".
E infine, parlando della Cina, Di Maio ha ribadito come Pechino sia un "forte partner commerciale", del nostro Paese, anche se le "relazioni storiche ma che non sono assolutamente paragonabili, né vanno ad interferire con le relazioni con gli Stati Uniti". Quella con Washington, ha concluso Di Maio, "Non è solo una relazione strategica", ma anche una condivisione "di valori che permettono alle nostre democrazia di affrontare con credibilità questioni come le violazioni dei diritti umani", contro cui Roma è "in prima linea".