Di Maio contro Grillo: “Su chiusura Ilva decido io, quelle di Beppe sono solo opinioni personali”
Sulla riconversione dell'Ilva, Beppe Grillo e Luigi Di Maio sembrano non essere molto d'accordo. In un'intervista concessa a Radio Anch'io, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha spiegato che per quanto riguarda Ilva "tutto sarà gestito con responsabilità", che al momento non sono state prese decisioni e che le dichiarazioni rese da Beppe Grillo ieri pomeriggio sarebbero solamente "opinioni personali". "Se serve valuteremo anche la continuità", ha precisato Di Maio.
Per quanto riguarda i rapporti con l'Unione Europea, Di Maio ha spiegato che "c'è una grande partita che comincerà nelle prossime due settimane con l'Europa. La programmazione economica europea deve prevedere di più per l'Italia. Noi diamo all'Europa 20 miliardi l'anno e di questi ce ne ritornano indietro in fondi europei poco più della metà". Proseguendo, Di Maio ha ribadito nuovamente che l'Iva non aumenterà e che il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, si sta già occupando della questione: "Il ministro Tria è al lavoro per scongiurare l'aumento Iva sulla quale misuriamo la nostra credibilità. Era uno dei nostri impegnI, che abbiamo preso con gli italiani. I soldi si devono trovare. L'atteggiamento del Fisco cambierà. Finora è stata la caccia alle streghe che ha causato il problema che per perseguire tutti, ritenendo tutti disonesti, nessuno riesce a lavorare. Nel contratto di governo c'è il carcere vero per i grandi evasori che l'hanno sempre fatta franca. Se veramente vogliamo combattere l'evasione, il Mise ha gli strumenti per unificare le banche dati. Possiamo incrociare i dati della Motorizzazione con quelli dell'Inps e quelli dell'Inail per capire se c'è qualche furbo che si sta comprando la Ferrari da invalido".
Infine, parlando delle sanzioni alla Russia, Di Maio ha sottolineato che "stanno danneggiando i nostri agricoltori, danni anche per il settore del design e per l'artigianato. Questo genere di esportazioni si sono bloccate per le contro-sanzioni russe. Quando affrontiamo questo tema veniamo tacciati di essere filo-russi. In realtà questo sarà un governo filo-italiano che andrà nei consessi a discutere di alcune questioni su cui non è d'accordo. In ogni caso queste decisioni le prenderà il premier Conte nei consessi internazionali non voglio entrare nello specifico".