Di Maio e il segretario di Stato USA Blinken: “Lavoriamo insieme per voltare pagina sulla pandemia”
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il segretario di Stato USA, Antony Blinken, hanno firmato un editoriale congiunto su Repubblica per celebrare il 160esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti: "Lavoreremo insieme e al fianco dei partner internazionali in tutte le sedi multilaterali pertinenti per favorire l’accesso globale ai vaccini, per innalzare il livello di ambizione sui temi climatici e per avviare la ripresa post-pandemica lungo un percorso di sostenibilità ambientale e sociale", hanno scritto sottolineando come il 2021 sarà "un anno cruciale per voltare finalmente pagina sulla pandemia".
E ancora: "In questo periodo di sfide globali senza precedenti – dal Covid-19 ai cambiamenti climatici, dall’autoritarismo agli sconvolgimenti economici e tecnologici – la forza del partenariato tra l’Italia e gli Stati Uniti non è mai stata così importante. Le soluzioni alle sfide di oggi richiedono una leadership coraggiosa e unità di intenti all’interno della comunità transatlantica. Ora è il momento di dare nuovo slancio alle relazioni transatlantiche e rafforzare la cooperazione tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti a tutti i livelli".
Nel loro editoriale Di Maio e Blinken hanno parlato di sicurezza e stabilità nel Mediterraneo che "si estende dall’Afghanistan al Sahel" ed "è un obiettivo prioritario della nostra cooperazione". Un altro tema è quello della Libia, per cui Roma e Washington hanno ribadito di sostenere "le istituzioni libiche nel loro percorso verso elezioni libere e corrette e verso una soluzione politica sostenibile alla crisi, nel quadro delle Nazioni Unite".
Infine i due politici hanno concluso ribadendo il rispetto dei diritti civili "di tutti gli esseri umani sia il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo". Italia e Stati Uniti in questo senso si impegnano a "contrastare ogni forma di discriminazione e intolleranza, che sia di razza, sesso, età, disabilità, orientamento sessuale, identità di genere, religione o credo" e il ritorno degli USA nel Consiglio per i diritti umani dell'Onu rappresenta "un rinnovato impegno per promuovere i nostri valori comuni" e "rafforzare ulteriormente la nostra cooperazione in materia di diritti umani".