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Di Maio difende Salvini sui fondi russi, ma sull’Ue attacca: “Lega rischia di isolarci”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, difende Matteo Salvini e la Lega sulla vicenda dei presunti fondi russi, chiedendo al leader del Carroccio di metterlo in condizione di difenderlo. Ma sulle nomine Ue attacca i suoi alleati di governo: “Il rischio della Lega è di isolare l’Italia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Da una parte il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, si dice certo che la Lega e Matteo Salvini non abbiano preso fondi dai russi. Dall’altra, però, il capo politico del M5s non risparmia un attacco al Carroccio per la sua decisione di non sostenere la candidata alla presidenza della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sostenuta dai pentastellati a Bruxelles ma non dai suoi alleati di governo. Di Maio interviene a Uno Mattina, su Rai 1, e spiega: “Se avessi il minimo sospetto che la Lega ha preso soldi dalla Russia non starei al governo con loro. Il tema è che se il Parlamento chiede un'audizione è giusto che quella persona vada in Parlamento”, è il chiaro messaggio a Salvini. A cui rivolge anche una sorta di appello: “Se sono tuo amico mi devi mettere in condizioni di difenderti, ma se te la prendi con me… Vai in Parlamento e mettimi in condizione di difenderti”. Di Maio rassicura sulla tenuta del governo: “Io sono sicuro dell'esecutivo e ritengo ingiusto che ogni giorno si minacci una crisi di governo”. E rispondendo all’intervista di Salvini afferma: “Non ci sono tre no”.

Il vicepresidente del Consiglio attacca invece sulle nomine Ue e sul voto della Lega contrario a von der Leyen, candidata indicata anche dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Il rischio della Lega è di isolare l'Italia, il rischio è di essere come quei paesi che se hanno bisogno di aiuto resteranno isolati come è stato per la Grecia. La Lega ci accusa di aver votato von der Leyen ma mentono, c’era un accordo in cambio del commissario, poi hanno capito che non riuscivano ad avere il commissario e hanno cambiato idea. Ora, però, il colmo è che la Lega vuole il Commissario Ue. Ma se ti isoli e voti contro ma chiedi di aver un leghista come suo vice…”.

Di Maio parla anche del Pd e delle voci di una possibile alleanza tra M5s e dem: “Io col Pd non voglio averci nulla a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano non voglio avere nulla a che vedere, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati ad altre famiglie, ciò di cui si è macchiato il sindaco di Bibbiano”. Il ministro del Lavoro si sofferma anche sulla prossima manovra e spiega che il suo obiettivo è quello di “eliminare quella tassa odiosa che è il bollo auto”.

Di Maio al Corriere: ‘Non ci sarà crisi di governo’

Di Maio parla anche in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, rassicurando sulla crisi di governo che, secondo lui, “non c’è e non ci sarà”. Per il vicepresidente del Consiglio questo è “l’unico governo possibile”. “Per noi il governo va avanti se fa le cose per gli italiani e se agli italiani dice la verità”, prosegue assicurando che non ci sono litigi con la Lega, ma solo “continui attacchi al M5s”. Sulla nomina del commissario Ue, che proprio la Lega avrebbe dovuto indicare, commenta ancora: “Se ora sono in grado di farselo nominare un commissario, dopo essersi isolati in Europa, ben venga. Altrimenti gli diamo una mano”.

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