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Di Maio attacca Salvini sul viaggio a Mosca: “In Russia ci va solo Draghi, non è un tour estivo”

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha attaccato Matteo Salvini circa il suo possibile viaggio a Mosca: “Gli consiglio molta prudenza. Andare a Mosca non è una cosa da tour estivo, ma un po’ più complicata”. Il leader del Carroccio: “Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando”.
A cura di Ida Artiaco
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"A Salvini consiglio molta prudenza. Andare a Mosca non è una cosa da tour estivo, ma un po' più complicata. Ci sarà un motivo se fino a oggi dell'alleanza occidentale non ci è ancora andato nessuno. Quando si fa un'azione del genere bisogna pensare che si rappresenta tutto il Paese. Non voglio precludere alcuna possibilità, ma dopo la performance in Polonia…". Non le manda a dire il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, intervistato da Bruno Vespa nella rassegna "Forum in Masseria" a Manduria in provincia di Taranto, ha risposto ad una domanda sul viaggio che il leader della Lega vorrebbe fare in Russia.

Lo stesso Salvini, tuttavia, ha precisato questa mattina a Sabato Anch’io su Radio1 che la missione russa sarebbe ancora sulla carta, oltre al fatto che non andrebbe a nome del governo: "Per alcuni sarei già partito ieri. Sono in Italia. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando. E si va se serve, certezze non ce ne sono. La richiesta di aprire i porti viene da più parti: bisogna insistere. Ci sono buone relazioni, rappresentiamo milioni di italiani".

Sempre a proposito della guerra, Di Maio ha parlato poi del ruolo dell'Italia nel raggiungimento della pace. "Putin deve dimostrare di volere la pace, ma ricordiamo che in questa settimana ha intensificato i bombardamenti in Donbass e ha esteso l'eta' per l'arruolamento. Tutto questo non lascia immaginare che abbiamo davanti un interlocutore che voglia sedersi al tavolo, ma dobbiamo provare e continuare e l'Italia è in prima linea per portarlo al tavolo", ha spiegato, aggiungendo che Mosca deve "necessariamente deve essere uno degli interlocutori" nel lavoro sui corridoi per evacuare grano. "Ci sono paesi dell'Africa e del Mediterraneo che ricevevano il 70% del grano dall'Ucraina. E quel grano va in molti paesi su cui la Russia esercita delle sfere d'influenza", ha proseguito, rimarcando che "la Russia sta affamando suoi alleati".

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