Di Maio a Pomigliano d’Arco per esprimere solidarietà agli operai Fiat
Di Maio oggi a Pomigliano d'Arco per esprimere solidarietà alla fabbrica della Fiat.È la prima visita ufficiale del titolare del dicastero del Lavoro dopo che il governo Conte ha ricevuto la fiducia da entrambe le Camere. "In queste ore ci sono tante paure intorno alla Fiat per la paventata cassa integrazione", ha spiegato. Ieri un operaio, si è incatenato sotto casa del ministro del Lavoro e si è cosparso di benzina, subito dopo il ‘sì' della Cassazione, che ha confermato il licenziamento per lui e per altri quattro colleghi. I cinque operai nel 2014 avevano messo in scena il funerale dell'ad Sergio Marchionne davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano. I lavoratori furono licenziati dall'azienda, ma la sanzione, confermata dal tribunale di Nola, venne annullata dalla Corte d'appello di Napoli che ordinò il reintegro, escludendo la giusta causa. La Cassazione ha ribaltato quella sentenza, decidendo nel merito, accogliendo il ricorso dell'azienda e detto sì ai licenziamenti ritenendo "travalicati i limiti della dialettica sindacale".
L'uomo, di nome Mimmo, con il suo gesto di protesta voleva sollecitare l'intervento del leader dei Cinque Stelle. Il ministro del Lavoro ieri è andato a incontrarlo: "Sto andando all'ospedale di Nola a trovare Mimmo, un mio concittadino che ha perso il lavoro e che oggi ha fatto un gesto disperato"- ha scritto su Facebook – ‘‘Sto andando in ospedale per dirgli che lo Stato c'è". Dopo averlo visto Di Maio ha commentato: "Da ministro ho detto a Mimmo che è una sentenza che va rispettata ma per noi non deve essere un alibi. Sono stato qui – ha aggiunto il vicepremier – prima di tutto per dare un supporto umano ad una persona della mia città che stava per compiere un atto rischioso".
Il vicepremier ha ricevuto un'accoglienza calorosa nello stabilimento Leonardo: i lavoratori hanno voluto stringergli le mani e gli hanno scattato foto mentre saliva su uno dei velivoli Atr in produzione nella fabbrica, accompagnato dall'ad, Alessandro Profumo, e dal presidente Gianni De Gennaro. Di Maio, dopo un incontro privato con i vertici aziendali, ha visitato un paio di hangar dove i dirigenti gli hanno mostrato la produzione attuale delle fusoliere, che ieri hanno raggiunto quota 1500.
Durante il suo intervento nell'azienda ha detto: "I fondi per la coesione territoriale saranno gestiti dal ministro per il Sud, e la ministra Barbara Lezzi si occuperà dell'annosa questione di come si spendono i fondi europei. L'Italia ha si un problema di investimenti – ha proseguito – ma anche dove sono stati dati fondi per gli investimenti quei fondi sono bloccati, perché molto spesso agli enti territoriali bisogna fornire più competenze, più personalità con specifiche competenze per poter utilizzare quei fondi".
"Sono qui – dice – per testimoniare tutta la mia collaborazione tutta la volontà del Governo a far crescere l'Italia tutta. Il Nord da solo non ce la può fare a tirare da solo se non risolviamo la questione delle regioni del sud che passano attraverso realtà di eccellenza come queste e ci fanno grandi nel mondo. Leonardo è anche ambasciatore di Italia nel mondo, in quanto qua si realizza un prodotto che viene esportato in tutti i Paesi del mondo. Ed il Governo si impegna a migliorare, dove possibile, lo sviluppo di stabilimenti come questi".