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Guerra in Ucraina

Di Maio a Kiev: “Unica via da percorrere è quella diplomatica, Italia vicina al popolo ucraino”

L’Italia è pronta a partecipare a “meccanismi di deterrenza, se necessario”, ma l’unica via da percorrere nella crisi tra Russia e Ucraina è quella diplomatica. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, oggi a Kiev.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è volato oggi a Kiev per fare il punto sulla crisi che minaccia di acuirsi nel Paese e che vede la Russia da un lato e la Nato dall'altra. "Speriamo che l'Italia riesca a convincere la Russia di risolvere la situazione in modo pacifico", ha detto al termine del colloquio l'omologo ucraino di Di Maio, Dmitry Kuleba. Di Maio, da parte sua, ha espresso tutta la vicinanza dell'Italia al popolo ucraino per la difficile situazione che sta attraversando, così come il sostegno alla sua integrità territoriale. Per poi ribadire, come fatto anche dagli altri leader occidentali nei giorni scorsi, che l'unica soluzione possibile è quella diplomatica.

"L'unica via da percorrere è quella che porta alla pace e alla stabilità. Sono convinto che per la crisi in atto esiste solo una soluzione diplomatica che metta fine alle tensioni ed eventuali aggressioni", ha detto il ministro da Kiev. E ancora: "L'Italia, in coordinamento con i propri partner europei concentra ogni sforzo su questa soluzione. In queste ore la diplomazia non deve fermarsi, è l'unica vera arma pacifica per evitare un conflitto".

Tuttavia, l'Italia sarebbe anche pronta a partecipare a "meccanismi di deterrenza, se necessario". In altre parole, se ci dovesse essere un'ulteriore escalation delle tensioni: "In linea col tradizionale impegno, confermo che l'Italia parteciperà, laddove fosse necessario, a meccanismi di deterrenza elaborati con i nostri partner dell'Unione europea e della Nato", ha detto, sottolineando però che "l'unica via da percorrere è quella della soluzione diplomatica" ed è su questa che l'Italia "concentrerà ogni sforzo".

Intanto però l'ambasciata italiana nella capitale continua ad essere aperta e funzionante, a differenza di quella statunitense che, come annunciato ieri sera dal segretario di stato Antony Blinken, è stata trasferita da Kiev a Leopoli: "Ho preso atto delle recenti valutazioni da parte ucraina sulla mancanza di segnali relativi a un'imminente invasione o a un'offensiva militare su vasta scala, e del permanere, allo stesso tempo, di forti preoccupazioni per eventuali azioni di destabilizzazione, anche attraverso modalità ibride. Ho ribadito al ministro Kuleba che la nostra Ambasciata a Kiev rimane pienamente operativa".

Kuleba, infine, dopo l'incontro con Di Maio ha anche aggiunto: "Quando sei in difficoltà un amico è accanto a te, per questo sono lieto di vedere Luigi accanto a me oggi". Per poi sottolineare che l'Italia "capisce che la situazione minaccia anche l'Europa e i partner atlantici". E, sempre secondo il ministro degli Esteri ucraino, il nostro Paese sarebbe pronto anche a sostenere l'Ucraina con passi concreti, sanzioni contro Mosca comprese. Nei prossimi giorni anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dovrebbe recarsi i Ucraina per lavorare alla soluzione diplomatica e trovare una via per le distensioni.

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