Di cosa si parlerà al vertice del G7 in Puglia sotto la presidenza dell’Italia
Il vertice del G7 organizzato in Puglia, a Borgo Egnazia (comune di Fasano) dal 13 al 15 giugno, occupa l'attenzione del governo Meloni da settimane. Lunedì, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che stanzia oltre 25 milioni di euro e 7mila agenti di polizia, militari e vigili del fuoco (alcuni dei quali alloggiati su una nave in condizioni disastrose) per gestire la sicurezza dell'evento. All'incontro parteciperanno i capi di Stato o di governo delle maggiori economie mondiali: Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e anche l'Unione europea. Ci saranno anche ospiti ‘esterni', come il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Papa, quest'ultimo per una sessione sull'intelligenza artificiale.
Il vertice arriva in un momento delicato per la politica internazionale. Le elezioni europee hanno indebolito il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, che ha indetto nuove elezioni legislative. Nel Regno Unito, il 4 luglio si terranno delle elezioni in cui l'attuale primo ministro conservatore Rishi Sunak sembrerebbe destinato a una dura sconfitta. Anche gli Stati Uniti voteranno a novembre, e Joe Biden incontrerà nuovamente Donald Trump, recentemente condannato per frode. L'Ue sarà rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, entrambi in scadenza di mandato (il primo a novembre, mentre la seconda seguirà nelle prossime settimane le trattative per essere riconfermata per altri cinque anni).
Stando all'ordine del giorno, le sei sessioni del vertice del G7 affronteranno molti temi, e in particolare:
- Africa, cambiamenti climatici e sviluppo
- Situazione in Medio Oriente
- Guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina
- Migrazione
- Regione indo-pacifica/sicurezza economica
- intelligenza artificiale ed energia/Africa e regione mediterranea
Questi riflettono in parte gli ambiti su cui la presidenza italiana ha fatto sapere di voler puntare di più: dalle relazioni con i Paesi africani, le migrazioni, l'intelligenza artificiale. E naturalmente il sostegno all'Ucraina. Proprio su quest'ultimo punto nelle scorse settimane la posizione di Giorgia Meloni si è differenziata da altri leader europei: come quasi tutti i partiti italiani, anche la presidente del Consiglio ha fatto capire di essere contraria all'utilizzo di armi italiane in territorio russo. Al contrario, ad esempio, gli Stati Uniti hanno già autorizzato – entro certi limiti – questo utilizzo.
Ci sarà, poi, anche la questione del Medio Oriente, e in particolare dell'attacco militare del governo di Israele a Gaza. Nelle scorse settimane, in Italia, il dibattito è stato occupato dalla richiesta di riconoscere lo Stato di Palestina, come fatto da altri Paesi europei. Ma non sarà questo il tema del confronto al G7: nessuno degli Stati che saranno presenti, infatti, ha dichiarato l'intenzione di riconoscere la Palestina. Proseguono invece le trattative per un cessate il fuoco.