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Di Battista lancia l’associazione Schierarsi: “Non è solo per i delusi del Movimento 5 stelle”

Alessandro Di Battista, tra le figure più rappresentative del Movimento 5 stelle prima che lasciasse il partito, ha lanciato un’associazione di nome Schierarsi. Il suo obiettivo è la “cittadinanza attiva”, nel programma c’è anche il no alle ami all’Ucraina e il sostegno alla Palestina.
A cura di Luca Pons
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Alessandro Di Battista, ex deputato e tra i volti più noti del Movimento 5 stelle, ha lanciato un'associazione "di cittadinanza attiva" dal nome Schierarsi. Di Battista, che ha lasciato il M5s quando questo ha deciso di sostenere il governo di Mario Draghi, sarà vicepresidente dell'associazione.

"Ho voglia di fare cose insieme, di ricostruire una comunità", ha dichiarato l'ex pentastellato, chiarendo che Schierarsi non intende diventare un partito: "Non nasce con l’idea di creare chissà che cosa in futuro, nasce con l’idea di sviluppare progetti insieme. Poi si vedrà. A me i palazzi non mancano, mi manca un certo tipo di politica, che l’associazione Schierarsi può fare".

I fondatori di Schierarsi sono sei in tutto. Oltre allo stesso Di Battista, che ha tenuto per sé la carica di vicepresidente gli altri cinque sono Carlotta Graziani, Danilo Puliani, Lapo Sermonti, Ivan Zulli e Luca Di Giuseppe, che ricopre il ruolo di presidente.

Per certi aspetti, l'associazione richiama gli inizi del Movimento 5 stelle. Non si definisce partito ma si richiama direttamente ai cittadini, e nel programma ci sono alcuni punti che i sostenitori di vecchia data del Movimento possono ricordare: una legge sull'acqua pubblica, una sul conflitto d'interessi, lo stop al Patto di stabilità e crescita europeo e al Mes. Ma anche posizioni vicine al M5s di oggi: no all'invio di armi in Ucraina, sì al salario minimo.

Nel programma ci sono diverse di quelle che Di Battista definisce "Posizioni nette. Chiare. Per nulla moderate". Si parla di sostegno all'eutanasia legale, appoggio alla causa della Palestina, c'è anche la proposta di una casa farmaceutica pubblica e di introdurre il car sharing nazionale.

L'obiettivo, come detto, è apparentemente lontano dalla politica istituzionale. Si parla di "coinvolgere gruppi di cittadini nella costruzione di proposte e progetti per la collettività", di "stare insieme ed occuparci, da cittadini attivi, del nostro Paese e di tutte le questioni che decideremo di affrontare".

E non si mira solo a coinvolgere i cittadini che sono stati delusi dalla svolta ‘istituzionale' del Movimento 5 stelle. Lo ha chiarito anche il presidente dell'associazione, il classe 1997 Luca Di Giuseppe: "Noi siamo aperti a tutte le persone che vogliono partecipare in modo attivo. Anche a chi fa parte del Movimento, ovviamente". Anche Di Giuseppe ha un passato all'interno del Movimento 5 stelle, come facilitatore regionale per la Campania del Team del futuro nato a fine 2019.

Per diventare soci di Schierarsi la quota è di 20 euro, e i fondatori hanno detto di aver ricevuto mille adesioni nelle prime 24 ore. A maggio, secondo quanto comunicato dagli organizzatori, dovrebbero partire gli incontri sui territori. Le prime date per eventi pubblici ufficiali sono anche prima, a fine aprile: il 22 aprile a Marina di Massa e il 29 aprile a Torino.

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