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Di Battista e l’incontro con Renzi: “Un ruffiano, manderemo a casa anche lui”

Il deputato del Movimento 5 Stelle sulla sua pagina facebook racconta il suo incontro con Renzi e Veltroni.
A cura di Redazione
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Un incontro casuale, con un siparietto estremamente significativo fra due volti "nuovi" della politica italiana. A raccontarlo, attraverso un post sulla sua pagina facebook, è proprio uno dei protagonisti, il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista, che spiega come "dopo un pranzo con l'ambasciatore dell'Ungheria" abbia avuto modo di conoscere Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Partito Democratico. Il tramite è Diego Bianchi, alias Zoro: "Lo conosco (è un bravo ragazzo anche se vota PD), vado a salutarlo e vedo, con la coda dell’occhio il Sindaco di Firenze. Zoro mi fa “Di Battì guarda chi ce sta” io, prima ancora di voltarmi vengo intercettato dal Renzi che mi dice: “ciao Alessandro, piacere sono Matteo, ti seguo, sei forte, al di là delle differenze politiche si vede che sei in gamba, possiamo fare delle cose assieme etc etc”. Poi continua: “ti presento Walter”, mi giro ed era Veltroni (ma come non si odiavano? Ricordo Veltroni che lo criticava e Renzi che gli rispondeva “è meglio come romanziere”, ora vanno a braccetto al Pantheon!)".

Da qui parte il botta e risposta, raccontato da Di Battista: "Gli stringo cordialmente la mano e gli domando: “Walter, voi del PD sarete compatti sulla decadenza di B.”. Lui, molto onestamente mi risponde: “sai che per il PD essere compatti è sempre complicato”. Il Renzi si intrufola nuovamente e domanda: “e voi Alessandro sarete compatti?”. "Guarda Matteo", faccio io, "compattissimi nel mandarvi a casa a cominciare da te"! Lui scoppia in una grassa risata (io non stavo mica scherzando) e va via continuando a dire: “ciao, ciao, piacere, sei forte”. Si muoveva tipo Gianni Morandi. Io domando a Zoro se il Sindaco è sempre così ruffiano e lui mi risponde: "sì, è Renzi, che non lo conosci?"

Da questo incontro parte la riflessione di Di Battista, che non lesina un duro giudizio nei confronti del Sindaco di Firenze: "I modi del Renzi (oltre a mostrare una certa dose di buona educazione che gli va riconosciuta) mostrano con chiarezza il suo pensiero. Lui si sarà detto: “dato che il M5S prenderà un sacco di voti alle prossime elezioni meglio tenermeli buoni, io attacco Grillo mica i deputati, non si sa mai”. Vedete questo atteggiamento è fondamentalmente una cessazione quotidiana di libertà. L’essere ruffiani è una lenta ma inesorabile castrazione dei propri ideali. Noi, lo ripeto ancora una volta, non siamo perfetti e sbagliamo (però chiedo ai detrattori di indicarci una legge che abbiamo presentato o un emendamento che ritengono sbagliato, parlano solo di Gaia, dell’accordo con il PD o di Beppe che ci tiene come marionette) ma siamo LIBERI! Non abbiamo ambizioni politiche, due mandati e poi a casa. Non abbiamo nulla da perdere, non ci interessa tenerci buoni i Renzi, i Veltroni, i Napolitano. Se ci fossero interessate le poltrone, credetemi, le avremmo ottenute (ottenere poltrone non significa incidere, è l'esatto contrario). Ma noi non vogliamo poltrone, vogliamo cambiare un sistema che sta uccidendo i cittadini onesti. Per farlo occorre alzare il deretano e PARTECIPARE. Siamo una rivoluzione di processo, stiamo provando con tutte le nostre forze a svegliare i cittadini assopiti, anestetizzati, intontiti dagli evasori imbonitori o dai lecchini fiorentini. Pensateci e raccontatelo. A riveder le stelle!

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