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Crisi di Governo 2022

Di Battista annuncia: “Voterò no a Draghi su Rousseau, ma ragionevole astenersi su fiducia”

Alessandro Di Battista annuncia che voterà no sulla piattaforma Rousseau all’ipotesi di sostenere la nascita del governo Draghi. “Io non ho mai detto in vita mia come votare: posso dire come voterò io. Io domani voterò No”, afferma aprendo però all’ipotesi – ritenuta ragionevole – di astenersi sul voto di fiducia in Parlamento per il Movimento 5 Stelle.
A cura di Stefano Rizzuti
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Alessandro Di Battista annuncia che voterà no su Rousseau alla nascita del governo Draghi. “Io non ho mai detto in vita mia come votare: posso dire come voterò io. Io domani voterò No perché non posso accettare questo assembramento parlamentare. Certo vedremo quale sarà perimetro del prossimo governo”, afferma intervistato da Andrea Scanzi in diretta su Facebook. Di Battista sottolinea che non sarebbe del tutto sbagliato astenersi al voto di fiducia in Parlamento a Draghi: “Riconosco, da non eletto, le posizioni dei parlamentari, ritengo per questo che l'opzione dell'astensione sia ragionevole”.

L’ex deputato del Movimento 5 Stelle aggiunge: “Non dimentico quello che Draghi ha fatto politicamente, anche se per tutti ormai è diventato un salvatore o un apostolo, con la stagione di privatizzazione di cui è stato l'artefice ha aumentato il gap tra i ricchi e i poveri”. “Mi darebbe molto fastidio vedere ministri del Movimento 5 Stelle sedersi accanto a ministri di Forza Italia”, aggiunge Di Battista. Poi prosegue: “Mi auguro che questa scelta non si farà, in caso contrario rifletterò su quello che dovrò fare io”.

Su Draghi l’ex deputato M5s aggiunge: “Pur rispettando una persona autorevole e preparata, uno si può anche opporre. E mi oppongo in virtù delle scelte che Draghi ha preso in passato”. Secondo Di Battista comunque “serve un'opposizione. Se tutti sono al governo, chi si oppone?”. Sul suo rapporto personale con Luigi Di Maio, Di Battista aggiunge: "Con Luigi ci sentiamo spesso: dopo qualche mese di distanza ci siamo chiariti e abbiamo un bel rapporto personale". Conte, per l'ex deputato del M5s, è "stato il presidente del Consiglio che non ho mai avuto e forse non avrò mai. Penso che i suoi messaggi facciano parte anche di un personaggio che deve avere un ruolo responsabile".

Di Battista torna poi a criticare l'operazione che ha portato alla caduta del governo guidato da Giuseppe Conte, non risparmiando attacchi a chi ha sostenuto quest'azione. Non solo Italia Viva, secondo l’ex deputato, ma anche “parte del Pd” che sarebbe rimasta vicina a Renzi, sostenendo questa sua operazione. E tira in ballo anche Gianni Letta: “Ho sospetti ma non ho le prove” che sia stato, anche a nome di Berlusconi, tra chi ha portato avanti questa operazione, afferma Di Battista. Sull’ipotesi che Conte diventi leader del Movimento 5 Stelle, Di Battista replica: “Se dovesse essere approvata la guida collegiale il presidente del Consiglio potrà concorrere, però non dico cosa deve o non deve fare”. Infine, alla richiesta di chi ritiene politicamente peggiore tra Renzi, Berlusconi e Salvini, Di Battista afferma: “Complessivamente la persona che ha le idee più antitetiche alle mie è Renzi. Renzi e Berlusconi si assomigliano molto, sono entrambi dei liberisti, che ritengono che colpire lo Stato sociale a vantaggio di un mondo imprenditoriale sia il futuro del Paese”.

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