“Destra ossessionata da luoghi di cultura, lasci stare il Centro Sperimentale”: l’appello di Zingaretti
di Nicola Zingaretti
La vicenda del Centro Sperimentale di Cinematografia non può essere ridotta a una semplice questione di dialettica o di battaglia politica per la formazione di consigli di amministrazione. Si tratta di uno dei poli culturali più importanti del nostro Paese. Il cosiddetto spoil system e lo spesso richiamato “diritto” di chi ha vinto le elezioni di fare nomine non c’entra nulla. La vicenda è ben più grave per almeno due motivi.
Il Cda, che ha un mandato di 4 anni, non è in scadenza. Con una modifica legislativa, che cambia senza motivo composizione e altri aspetti degli assetti, dopo Inail e Inps si determina la decadenza del consiglio nel pieno delle sue attività e programmazione. La legislazione italiana, se ci fosse un rilievo grave sul quale intervenire, offre lo strumento del commissariamento. Ma, funzionando benissimo il Cda, questi estremi non ci sono e quindi, a norma di legge, bisognerebbe semplicemente andare avanti, far lavorare il Centro e chiudere il mandato. Siamo dunque in presenza di un vero colpo di mano e al riproporsi di una propensione a occupare poltrone davvero impressionante.
Il secondo elemento grave è la novità di sottrarre al Cda il compito di nominare il Comitato scientifico del Centro e di dare il potere di nomina direttamente ai ministri, cioè alla lottizzazione dei partiti. Non solo questa dipendenza è grave, ma è anche un errore, perché a questo punto il Cda e il Comitato scientifico avranno pari dignità. Rischi di paralisi in caso di conflitto appaiono evidenti.
Perché colpire, interferire e umiliare la struttura e l’autonomia del centro, che è un orgoglio mondiale della nostra produzione culturale? Forse per l’ossessione di colpire, come fanno i Talebani, tutto quello che viene individuato come di “sinistra”. Ma il Centro non ha un colore politico, è un istituzione culturale libera, orgoglio dell’Italia nel mondo. È patrimonio di tutti.
Le studentesse e gli studenti, assieme a molte personalità del cinema, stanno difendendo questo patrimonio per il bene comune del Paese e chiedono semplicemente di continuare a studiare come programmato e a formarsi liberi da condizionamenti. Il Centro ha quasi un secolo di vita: dalla sua fondazione, ininterrottamente, ha svolto la sua attività in piena libertà e sotto qualsiasi governo.
Si dice ancora “abbiamo vinto le lezioni ora tocca a noi”. Nessuno contesta alla destra italiana il dovere, neanche il diritto, di governare. Ma nelle democrazie occidentali si esercita il potere nel rispetto di norme e leggi. Questo significa governare e non comandare.
Faccio un appello al ministro Sangiuliano a battere un colpo. Se siete così convinti della forza delle vostre idee e pensieri usateli nella battaglia culturale, ma non picconate continuamente le istituzioni culturali che hanno fatto grande la nostra Italia nel mondo.