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Destinazione Italia: cosa contiene il decreto

La Camera dei deputati approva il decreto Destinazione Italia: al centro Expo 2015, energia, opere pubbliche e misure per la crescita.
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AGGIORNAMENTO ORE 14:00 – La Camera dei deputati ha approvato il decreto con 320 sì. Ora il provvedimento passa al'esame del senato.

È in discussione alla Camera dei deputati il decreto legge "Destinazione Italia", provvedimento fortemente voluto dal presidente del Consiglio Enrico Letta e dal ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. Si tratta, per stessa ammissione dell'esecutivo, di un decreto "dal contenuto vasto e articolato", che va ad incidere su un ampio spettro di settori normativi e reca misure multiformi. Che poi è l'esplicitazione più chiara della critica mossa dall'opposizione, in particolar modo dal Movimento 5 Stelle, su quello che si preannuncia come l'ennesimo decreto "omnibus", contenente anche una serie di micro-interventi circoscritti e decisamente gravosi per le casse dello Stato. Ma andiamo con ordine, presentando i capitoli sui quali il decreto interviene (come da scheda riassuntiva diffusa dal sito della Camera e comprensiva delle modifiche nel merito approntate dalle Commissioni riunite VI e X).

Settore energetico – Gli ambiti nei quali il decreto interviene sono: "gli indirizzi strategici dell'energia geotermica", "la certificazione energetica degli edifici e lo sviluppo di tecnologie di maggior tutela ambientale", la controversa ed avversata possibilità che la Regione Sardegna induca una gara per la realizzazione di una centrale termoelettrica a carbone, nuove norme per lo stoccaggio del gas naturale e soprattutto la "riduzione dei costi gravanti sulle bollette elettriche". Quest'ultima serie di misure, che tecnicamente si dovrebbe sovrapporre a quelle "sulle nuove modalità di determinazione del cosiddetto cec, ossia il parametro rappresentativo del costo evitato di combustibile che viene utilizzato per definire la remunerazione dell'energia elettrica prodotta dagli impianti in convenzione cip 6/92", sono oggetto di una feroce battaglia parlamentare, con una serie di emendamenti delle opposizioni che giudicano "minimi" i risparmi per i cittadini dalla misura del Governo.

Expo 2015 – Il comunicato del Governo parla in maniera molto stringata di "misure volte ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili per il piano di interventi previsti per la manifestazione EXPO 2015", ma nel dettaglio le misure sono di diverso tipo e riguardano anche altre opere pubbliche di rilevanza locale. Ci sono dunque sia modifiche alle procedure di assegnazione degli appalti per la kermesse milanese, sia per alcune aree portuali, sia infine interventi mirati (la metropolitana di Napoli, ad esempio). Attenzione anche all'aggiunta, in sede referente, di una norma per "riparare" ai "delitti non colposi commessi al fine di ostacolare la realizzazione delle infrastrutture strategiche" (con particolare riferimento alla questione Tav, insomma). C'è poi un capitolo a parte dedicato alle bonifiche dei siti di interesse nazionale ed in tal senso è utile spulciare qualche emendamento approvato in Commissione (qui la scheda).

Imprese e sviluppo – La comunicazione dell'esecutivo è chiara: "Tra gli interventi volti a favorire le imprese, si segnalano la riforma della disciplina degli incentivi all'autoimprenditorialità con misure volte a sostenere la creazione e lo sviluppo di piccole imprese possedute in prevalenza da giovani e da donne e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale (articolo 2); il credito di imposta a favore delle imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo (articolo 3); le norme in materia di internazionalizzazione delle imprese e di facilitazione dell'ingresso e del soggiorno in Italia per lavoratori extracomunitari impiegati nelle start-up innovative (articolo 5); norme riguardanti la digitalizzazione e la connettività delle piccole e medie imprese (articolo 6, commi da 1 a 3 e commi da 10 a 14); razionalizzazione dell’istituto del ruling di standard internazionale (articolo 7); misure per favorire la risoluzione di crisi aziendali e difendere l’occupazione (articolo 11)". Ma la discussione è comunque aperta, dal momento che le Commissioni hanno apportato modifiche sostanziali ad alcuni passaggi ed è prevedibile che in Aula arriverà una pioggia di emendamenti sui singoli capitoli. Tra polemiche e distinguo è passata la riformulazione del credito d'imposta per l'acquisto dei libri, anche digitali (che ora spetterà agli esercizi commerciali che effettuano la vendita al dettaglio e non più alle persone fisiche e giuridiche). Per i liceali e gli studenti delle medie superiori ci sarà un buono sconto del 19 percento, rilasciato direttamente dai dirigenti scolastici.

Un capitolo a parte merita la controversa norma (inserita fra le "misure per favorire il credito alla piccola e media impresa") per "sospendere per il 2014 le cartelle esattoriali nei confronti delle imprese che siano titolari di crediti qualificati (non prescritti, certi, liquidi ed esigibili e debitamente certificati secondo le norme di legge) nei confronti della pubblica amministrazione, qualora la somma sia inferiore o pari al credito vantato". il punto è che la norma necessita di decreti attuativi, che dovranno arrivare nelle prossime settimane. Tutto da rifare invece per quel che concerne la riforma della Rc Auto, mentre sono stati eliminati gli aumenti sulle accise sulla birra.

UPDATE ore 19:00 – È saltato lo stop alle cartelle esattoriali per le aziende che hanno crediti con la Pubblica Amministrazione ma il Governo si è impegnato ad un successivo decreto attuativo che permetterà la loro compensazione nel 2014.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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