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Deputati Udc berranno il caffè fuori dal Palazzo: buvette dell’Ars troppo cara

L’Udc ha approvato un regolamento che regola le spese in entrata e in uscita del gruppo. Lo scopo è quello di garantire la massima trasparenza amministrativa.
A cura di Laura Murino
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I deputati Udc da oggi in poi se vorranno bere un caffè oppure offrirlo ai loro ospiti dovranno comprarlo da fornitori esterni al palazzo dell'Assemblea regionale siciliana. È stata, infatti, approvato un nuovo regolamento nel quale sono indicate restrizioni nelle spese del gruppo. Infatti, dopo i tagli ai fondi approvati in bilancio, il caffè alla buvette dell’Assemblea regionale siciliana, che costa 70 centesimi, risulta essere troppo caro per i deputati dell'Udc. Nell'articolo 5 regola le spese di rappresentanza, tra cui acqua e caffè, e specifica che "dovranno avvenire di norma usufruendo del servizio di fornitori esterni onde consentire un maggiore risparmio rispetto ai prezzi praticati dalla buvette dell'Ars". Il nuovo regolamento dell’Udc include 10 articoli che “costituiscono disciplina di dettaglio finalizzata a una più esauriente attuazione del regolamento finanziario e di contabilità approvato dal Consiglio di presidenza dell’Ars”.

L’operazione che l’Udc tenta di mettere in opera è far sì che tutte le spese siano controllate e trascritte in un registro annuale, controllato e gestito da un dipendente. L’Udc mira “alla massima trasparenza amministrativa”. Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars, dovrà anch’egli comprare il caffè fuori dal Palazzo dei Normanni. “Qualora il presidente debba usufruire di servizi di ristorazione (colazioni di lavoro, ecc) per motivi di rappresentanza, alle pezze giustificative, dovrà essere allegato dichiarazione attestante il fine istituzionale”.

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