video suggerito
video suggerito

Deputati sospesi per 15 giorni per aver occupato Giunta elezioni, M5s insorge: “Regolamento violato”

Caos nell’Aula della Camera per la decisione dell’Ufficio di presidenza di sospendere i deputati del Movimento 5 Stelle a seguito dell’occupazione della Giunta delle elezioni, lo scorso 30 maggio. M5s protesta contro il presidente di turno Rampelli: “Noi abbiamo appreso dalla stampa le sanzioni che lei, presidente, dovrebbe comunicare al Movimento 5 stelle e all’Aula”.
A cura di Annalisa Cangemi
588 CONDIVISIONI
Immagine

Caos oggi pomeriggio a Montecitorio, dove il presidente di turno Fabio Rampelli avrebbe dovuto annunciare le sanzioni adottate da parte dell'Ufficio di presidenza nei confronti dei deputati del M5s che lo scorso 30 maggio hanno occupato la Giunta per le elezioni di Montecitorio per protesta, per impedire che si svolgesse la riunione.

L'Ufficio di presidenza ha stabilito per loro la censura, con l'interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per un periodo dai 10 ai 15 giorni. La sanzione scatterà dalla seduta di domani 21 giugno 2023. I parlamentari pentastellati protestavano per impedire il voto di un emendamento di Forza Italia che fissava criteri diversi per il calcolo delle schede elettorali nulle alle ultime elezioni politiche, un calcolo che avrebbe penalizzato il risultato del Movimento 5 stelle, che avrebbe così perso un seggio, per cederlo a Forza Italia.

La stop di 15 giorni arriva per Gaetano Amato, Valentina Barzotti, Leonardo Donno e Antonio Iaria. Sospesi per 10 giorni invece Dario Carotenuto, Emma Pavanelli ed Elisa Scutellà. Sono scoppiate però le proteste in Aula, prima che Rampelli si pronunciasse sugli esiti dell'Ufficio di presidenza, a causa delle anticipazioni che sono state date au cronisti, in Transatlantico, dal questore della Camera Paolo Trancassini (FdI).

"L'Ufficio di presidenza fa sapere delle sanzioni ai deputati del Movimento 5 stelle ai cronisti e non in quest'Aula, a mezzo stampa invece che leggendole in assemblea", denuncia in Aula il capogruppo M5s Francesco Silvestri. "Noi abbiamo appreso dalla stampa le sanzioni che lei, presidente, dovrebbe comunicare al Movimento 5 stelle e all'aula. Se questo atteggiamento è volto a silenziare il gruppo M5s sappiate che non fa altro che rafforzare le nostre ragioni, che continueremo a portare avanti sia qui dentro che fuori".

Come reazione al fatto che le sanzioni disciplinari comminate dall'Ufficio di Presidenza di Montecitorio ai deputati del Movimento 5 Stelle, sono state comunicate ai deputati per mezzo stampa, il gruppo M5s alla Camera è uscito dall'Aula durante le comunicazioni del vicepresidente Fabio Rampelli in segno di protesta per "totale violazione del regolamento".

Cosa è successo oggi in Aula

Silvestri richiama l'articolo 60 del regolamento, comma 3, che "ci dice che le decisioni adottate dall'ufficio di presidenza sono comunicate all'assemblea, non in transatlantico, all'assemblea".

"Vorrei trasmettere il disagio di avere una presidenza che fa sapere il risultato di sanzioni ad un gruppo parlamentare, ai cronisti, qui fuori, invece che in quest'Aula. E siete gli stessi che scrivete che l'avviso di garanzia non deve più essere recapitato dalla polizia giudiziaria ma con mezzi ordinari per rispettare il diritto di riservatezza degli indagati. Cioè, da una parte avere una certo tipo di cultura e qui dentro ci fate sapere delle sanzioni a mezzo stampa".

E per questo "chiedo un ufficio di presidenza per valutare le sanzioni al questore che parla in ufficio di presidenza perché trasgredisce le regole di buona condotta", dice ancora Silvestri rivolgendosi al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, il quale ringrazia "per l'opportuno richiamo al regolamento. Noi non abbiamo avuto alcuna comunicazione. Quando la comunicazione arriverà, sarà più che opportuno, necessario e prescrittivo che la presidenza dia comunicazione delle decisioni dell'ufficio di presidenza". Una risposta che scatena l'ira dell'opposizione con la deputata pentastellata Vittoria Baldino che incalza Silvestri: "Non ha capito!", gli fa notare.

Silvestri allora si rivolge di nuovo a Rampelli: "Forse non è chiaro, presidente: io le sto denunciando il fatto che quello che lei ancora ci deve comunicare è già uscito perché la presidenza parla con i cronisti e noi abbiamo appreso delle sanzioni a mezzo stampa". "La presidenza non sa chi è che parla con i giornalisti", è la risposta dell'esponente Fdi.

"Io la sto informando – insiste Silvestri – guardi le agenzie e veda che persone dell'ufficio della presidenza stanno comunicando, a mezzo stampa, quello che lei dovrebbe comunicare in quest'aula al M5s. È inaccettabile! Se questo tipo di atteggiamento è volto a silenziare il gruppo del M5S, non si fa altro che rafforzare le nostre ragioni che continueremo a portare in ogni sede, sia qui dentro e, se ci butterete fuori tutti, anche lì fuori e come avete visto sabato non saremo soli".

588 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views