video suggerito
video suggerito

Deputata di FdI dice di essere stata costretta al test di paternità: “Dubitavano di chi fosse mio figlio”

“Gira la voce che il mio bambino non sarebbe figlio del mio compagno, ma di un politico molto influente di Fratelli d’Italia. Non bisogna essere una donna per capire lo schifo, la violenza, l’umiliazione. Mi chiedo: in quanti modi il corpo di una donna può essere violato, calpestato, abusato?”: è la storia di una deputata di Fratelli d’Italia, Rachele Silvestri, ex M5s, che denuncia di essere stata costretta a fare un test di paternità sul figlio di appena tre mesi.
A cura di Annalisa Girardi
31 CONDIVISIONI
Credits: Facebook
Credits: Facebook

La deputata Rachele Silvestri, ex M5s poi passata a Fratelli d'Italia, ha raccontato di essere stata costretta a fare un test di paternità sul figlio di tre mesi, a causa delle voci e delle insinuazioni che volevano un esponente di spicco di FdI come padre del bambino, invece del compagno. "Il padre è Fabio, il mio compagno. Naturalmente, non avevo dubbi. Non bisogna essere una donna per capire lo schifo, la violenza, l'umiliazione. Mi chiedo: in quanti modi il corpo di una donna può essere violato, calpestato, abusato? ", ha scritto in una lettera aperta al Corriere della Sera.

"Quante volte il dono della procreazione può essere strumentalizzato e degradato? In nome di cosa è giustificabile la violenza su un bambino appena nato? Non so chi sia stato" a mettere in giro queste voci, ha spiegato ancora Silvestri. "Molti hanno scelto di condividere un'evidente calunnia, di telefono in telefono, di chat in chat, rendendosi complici di questo schifo".

La deputata è stata eletta alla Camera nel 2018, tra i banchi del Movimento Cinque Stelle. L'anno dopo, però, è uscita dal partito di Giuseppe Conte ed è rimasta per un periodo nel Gruppo Misto, prima di aderire a Fratelli d'Italia. Alle elezioni del 25 settembre viene candidata proprio con il partito di Meloni ed è eletta. Arriviamo così ad oggi: "Circa un mese fa una persona amica mi racconta che gira la voce che il mio bambino non sarebbe figlio del mio compagno, ma di un politico molto influente di Fratelli d'Italia, a sua volta sposato. Mio figlio sarebbe quindi nato da una relazione clandestina, grazie alla quale io avrei anche ottenuto la mia candidatura. Riuscite a immaginare come mi sono sentita?", ha affermato Silvestri.

Alla fine queste voci di corridoio sono arrivate anche alla stampa e la deputata ha raccontato di essere stata chiamata da diversi giornalisti, che l'hanno contatta per ricevere un commento a riguardo. "L'unica cosa che so io è che, chi si è inventato questa storia è un uomo, probabilmente un politico. Qualcuno dice che  la calunnia sia stata pensata per attaccare alcune figure del mio partito, magari per insinuare un degrado da basso impero. Altri mi dicono che sia nato da cacicchi in cerca di gloria. Qualunque sia la ragione, mi fa orrore", ha aggiunto. Per poi concludere dicendo di aver voluto raccontare questa storia per tutelare la sua famiglia.

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views