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Delrio: “Un’opera di pulizia è necessaria, la politica favorisca il rinnovamento”

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio attacca: “Quanto accaduto a Roma è pessimo, quanto di peggio possa capitare all’immagine di un Paese”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, con una intervista a La Stampa rilasciata all’indomani della sonora bocciatura del nostro Paese da parte dell’agenzia di rating Standard&Poor’s. Nella lettura del numero due del Governo, ad avere un peso determinante sul giudizio degli osservatori internazionali è stata l’inchiesta che ha squassato la politica romana: “Quanto accaduto a Roma è pessimo, quanto di peggio possa capitare all'immagine di un Paese. Ma d'inverno, per far uscire l'aria viziata da una stanza, ogni tanto occorre aprire la finestra e accettare un po' di freddo”. Del resto, i giudizi non preoccupano più di tanto, perché “Standard and Poor's fotografa una situazione, il debito italiano è molto alto”, ma c’è la conferma della “tesi del Governo: la crescita dell'economia con un programma convincente di riforme”.

In tal senso, Delrio accenna al piano del Governo per ridurre gli sprechi delle municipalizzate: “Nel 2015 ci sarà una caduta verticale delle attuali 8000 società. Le 330 che gestiscono l'acqua saranno 80, per i rifiuti ne esistono più di 400, ne bastano 100”. E, tornando alla questione delle commistioni fra criminalità, malaffare, pubblica amministrazione e politica, l’esponente del Partito Democratico rivendica con orgoglio i meriti del Governo: “Le decisioni che abbiamo preso sull'Expò di Milano, il Consorzio che gestisce il Mose di Venezia, o a Roma, sostenendo il lavoro di Marino sono un'opera di pulizia necessaria”.

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