Delrio: “Non vogliamo andare al voto ora. Il Jobs act? Grande riforma di sinistra”
Dopo che anche Silvio Berlusconi era uscito alla scoperto, ipotizzando che la volontà del Presidente del Consiglio fosse quella di andare al più presto alle urne (dopo aver approvato la nuova legge elettorale, ovviamente), c’era attesa per capire se e come da Palazzo Chigi si intendesse rispondere. E, pochi minuti fa, a sciogliere il dubbio ci ha pensato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, intervenendo ai microfoni di SkyTg24, nel corso del programma “L’intervista”, di Maria Latella. L’ex sindaco di Reggio Emilia ha subito smentito le ricostruzioni di questi giorni: “Frequento spesso Renzi e il Matteo che conosco io vuole governare il Paese, aiutare le famiglie a trovare serenità, non vuole andare a votare. E finché avremo la fiducia del parlamento non staremo attaccati alle poltrone, ma ai bisogni del Paese, pensando solo a governare bene”.
Per quel che concerne la “partita” del Quirinale, con le insistenti voci sulla possibilità che Giorgio Napolitano rassegni le dimissioni in tempi brevi, Delrio precisa: “Napolitano non ci ha detto né addio né arrivederci. Intanto ce lo teniamo ben stretto e apprezziamo il lavoro che svolge. Ma va detto che sulla scelta del prossimo Presidente della Repubblica ci deve essere una convergenza di tutti. In tal senso, trovare un nome su cui ci fosse tale convergenza sarebbe un grande successo”. Non manca poi un passaggio sul Jobs Act, nei prossimi giorni in discussione in Parlamento: “Il Jobs Act è davvero una grande riforma e sono convinto che è anche di sinistra perché estende le tutele. Non capisco perché la discussione si concentri solo sull'articolo 18”.