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Delrio: “5 Stelle e Lega più bravi a spartirsi le poltrone che a garantire le regole”

Il capogruppo alla Camera del PD ribadisce di non essere disponibile a fare il segretario del partito e aggiunge: “Troppa distanza fra i nostri programmi e quelli di Lega e M5s”.
A cura di Redazione
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Mercoledì cominceranno le consultazioni del Capo dello Stato, che al Quirinale incontrerà i rappresentanti dei partiti e cercherà di capire che spazi ci sono per la formazione del nuovo governo. Il compito di Mattarella si annuncia piuttosto arduo, anche in considerazione della nota indisponibilità del Partito Democratico nel sostenere qualunque tipo di soluzione "politica" all'uscita dalla crisi. Lo ha ribadito anche Graziano Delrio in una recente intervista al Corriere della Sera, spiegando prima di tutto il no a partecipare al tavolo proposto dai 5 Stelle: "Ci possiamo sedere sempre, ma mi sembra impossibile che le differenze siano scomparse a venti giorni dal voto. Se siamo seri dobbiamo dire che le distanze programmatiche, tra noi e la Lega e tra noi e i 5stelle, su molti temi sono sostanziali. Non è questione di renziani o non renziani, ma di contenuti".

I primi passi della coppia Di Maio – Salvini, del resto, non hanno convinto per niente il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: "Noi abbiamo rifiutato confronti per rispetto alle consultazioni e al ruolo del presidente della Repubblica. Per ora 5stelle e destra sono stati molto abili a spartirsi le poltrone, più che a garantire le regole e il buon inizio della legislatura". Il punto è che tocca sempre a MoVimento 5 Stelle e centrodestra trarre le conclusioni del voto degli italiani: "La nostra linea è chiara, vogliamo rispettare il risultato del 4 marzo e su questo siamo d’accordo con Salvini e Di Maio. La democrazia si rafforza quando si rispetta il voto, non tenerne conto invece può essere pericoloso. Non tifiamo per nessun governo con programmi che danneggiano l’Italia".

Quanto alle polemiche interne al partito, il capogruppo democratico alla Camera dei deputati preferisce glissare: "Non ci serve un capo, ma un orizzonte. Con metafora pasquale direi che dobbiamo lavare i piedi, servire i tanti smarriti in questa società. Io come Grillo sono gaberiano, sono contro le ideologie, ma non si può dire che destra e sinistra non esistano più. C’è una destra nazionalista, cattiva, che divide la società e mette in pericolo la pace. Su questioni sostanziali come la democrazia i 5stelle hanno una visione molto diversa dal Pd, che deve far circolare idee di sinistra".

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