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Delmastro (FdI) partecipò a un evento del circolo CasaPound dove è stato picchiato un giornalista

A una conferenza organizzata nel 2019 dal circolo di CasaPound Asso di Bastoni – dove negli scorsi giorni è stato aggredito un giornalista – partecipò come relatore anche l’attuale sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. A mostrarlo una locandina e alcune foto dell’evento. In queste ore si è accesa la polemica tra Pd e Avs, che chiedono di sciogliere l’organizzazione, e Fratelli d’Italia.
A cura di Luca Pons
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Dopo l'aggressione avvenuta a Torino, davanti alla sede del circolo Asso di Bastoni, ai danni del giornalista della Stampa Andrea Joly, diversi esponenti dell'opposizione hanno chiesto che il governo Meloni intervenga sciogliendo il gruppo di estrema destra CasaPound. Una richiesta che torna periodicamente, da diversi anni, e su cui nessun governo è intervenuto. La posizione di Fratelli d'Italia è stata chiarita dal responsabile Organizzazione del partito, il deputato Giovanni Donzelli, in un'intervista allo stesso quotidiano torinese: la scelta su questo tema non spetta alla politica, ha detto, ma al potere giudiziario.

Pd e Avs hanno accusato la destra italiana di tutelare i gruppi di estrema destra, e una locandina risalente al 2019 mostra un collegamento tra un noto esponente di FdI e il circolo di estrema destra: un evento del 2019 organizzato da CasaPound a cui partecipò anche, come relatore, l'allora deputato e oggi sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.

L'evento di CasaPound a cui partecipò anche il sottosegretario Delmastro

"Ancora una volta, di fronte all'ennesimo episodio violento da parte di neofascisti, dalla destra di governo non vanno al di là di frasi di circostanza", ha affermato oggi in Aula il deputato di Avs Marco Grimaldi. "Ma quando avranno il coraggio di tagliare il cordone ombelicale con questi ambienti fascisti?".

Un legame tra il partito di Giorgia Meloni e il circolo in questione a Torino, peraltro, c'è. Risale all'8 novembre 2019, quando nella sede di Asso di Bastoni si svolse un evento dal titolo Censurati. Si trattava di una conferenza organizzata in protesta dopo la decisione di Facebook di cancellare la pagina del circolo, che sarebbe poi ritornata attiva a metà dicembre 2020. L'evento, infatti, fu pubblicizzato sul social media russo VK. Tra i tre relatori invitati a parlare c'era Andrea Delmastro: all'epoca deputato di Fratelli d'Italia, oggi sottosegretario alla Giustizia. Delmastro, che non è nuovo a polemiche considerando anche il suo coinvolgimento nel caso Cospito e dello sparo a Capodanno, non fu semplicemente invitato, ma prese parte all'evento, come dimostrano alcune foto visionate da Fanpage.it.

Pd e Avs chiedono scioglimento di Casapound, Donzelli (FdI): "Spetta ai giudici"

Per quanto riguarda lo scioglimento di CasaPound il Pd, con il deputato Toni Ricciardi, ha richiesto un'informativa urgente del ministro dell'Interno Piantedosi e della presidente del Consiglio, e ha chiesto "che si intervenga con lo scioglimento di Casapound, perché l'antifascismo fa parte dei principi costituzionali".  Peppe De Cristofaro, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha affermato sempre in Aula: "La legge gli impone di sciogliere le organizzazioni che si rifanno al fascismo ma il ministro temporeggia. In queste ore non c'è un solo esponente della destra al governo che, nel condannare l'aggressione, riesca a dire la parola fascista. È la stessa sindrome della Meloni, la destra non ha reciso mai davvero i suoi legami col fascismo".

Da parte sua, Giovanni Donzelli (FdI) ha condannato  la violenza "che venga compiuta da una parte o dall’altra", criticando la presunta "indignazione a intermittenza" della sinistra, ma sullo scioglimento ha chiuso le porte: "Ci sono leggi molto chiare in Italia. Se ci fossero organizzazioni pericolose o neofasciste il potere giudiziario potrebbe chiuderle. Non voglio vivere in una nazione in cui la politica sceglie quali organizzazioni si possono chiudere o aprire. Non sarebbe democratico. L’Italia è uno Stato di diritto e c’è la separazione dei poteri. Se ci fosse un giudice che ravvisasse dei pericoli, sarebbe lui la persona titolata a muoversi in questo senso".

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