Delmastro dice di provare gioia nel far sapere che i detenuti “non respirano” nelle auto della polizia
Per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, l'idea di non lasciar respirare i detenuti dietro i vetri oscurati delle auto della polizia penitenziaria è "un'intima gioia".
Negli scorsi giorni è stata presentata la nuova autovettura blindata che verrà utilizzata per trasportare i detenuti al regime del 41-bis e di alta sicurezza. Il veicolo, dotato di cellula detentiva è stato dato in dotazione al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria per consentire, grazie a una serie di implementazioni tecnologiche, di facilitare l'attività degli agenti e il contrasto alla criminalità organizzata.
In occasione della presentazione dell'autovettura, il sottosegretario alla Giustizia ha espresso tutta la sua soddisfazione per la novità. "Sarò un po' fanciullesco e anche un po' bambino", ha esordito il meloniano. "Ma l'idea di veder sfilare questo potente mezzo che dà il prestigio con il gruppo operativo mobile sopra, far sapere ai cittadini chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi sappiamo trattare chi sta dietro quel vetro oscurato, come incalziamo e come non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato è per il sottoscritto un'intima gioia", ha dichiarato di fronte alle divise della penitenziaria.
"Ogni investimento in tecnologie, mezzi ed equipaggiamento per il contrasto ai criminali del 41-bis è un investimento dello stato in sicurezza. Il governo Meloni sarà sempre al vostro fianco per garantire che non vincerà mai la criminalità organizzata in ordine a quella corsa tecnologica che stiamo facendo per sconfiggerla", ha proseguito Delmastro. "Dobbiamo ricordarci tutti i giorni che mezzi prestigiosi alimentano a loro volta il prestigio di un corpo essenziale per la tenuta dell'ordinamento democratico, di cui sono intimamente orgoglioso. Un corpo che spero sempre più si rappresenti ai cittadini e all'esterno per il prestigio dei suoi mezzi e per il contrasto alla criminalità", ha insistito.
Dichiarazioni che colpiscono, tanto più se si considera che solo nell'ultimo anno il numero dei detenuti che si sono tolti la vita in carcere è di almeno 76 persone, secondo gli ultimi dati aggiornati all'11 novembre del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
In un Paese in cui il sistema penitenziario si trova ad affrontare una vera e propria emergenza suicidi e in cui il 2024 rischia di segnare un nuovo triste record dopo il 2022 (quando a togliersi la vita furono in tutto 85 detenuti), le parole di Delmastro lasciano quantomeno perplessi sull'approccio del governo al fenomeno.
Le reazioni alle parole di Delmastro
Le frasi pronunciate dal sottosegretario hanno innescato la dura reazione delle opposizioni, a partire dal leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ha chiesto a Delmastro di dimettersi. "Il giorno in cui il sottosegretario Del Mastro si vergognerà sarà comunque troppo tardi. Ma intanto che si dimetta. Subito. Sono parole vergognose, orribili, indegne di un uomo che dovrebbe rispettare la Costituzione e lo Stato di diritto", ha scritto su X.
In particolare, Italia Viva ha fatto sapere che presenterà una mozione di censura con richiesta di dimissioni nei confronti del sottosegretario.
Anche per la deputata del Pd in commissione Giustizia, Michela di Biase,"le parole vergognose del sottosegretario alla Giustizia Delmastro sono inaccettabili. Superano il confine dello stato di diritto e dovrebbero indurlo alle immediate dimissioni. Non si puo' svolgere un ruolo cosi' importante e rilasciare dichiarazioni prive di umanità contro i detenuti", ha affermato. "Sono dichiarazioni che smascherano l'ossessione repressiva di questo governo, incapace di adottare provvedimenti nonostante il record negativo di suicidi in carcere. Ora Meloni ci dica se Delmastro e le sue idee sono compatibili con il suo governo", ha aggiunto.
Parole di condanna sono arrivate anche dal portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. "Trovo raccapricciante che esprima gioia nel non far respirare chi è dietro il vetro di un'auto della polizia penitenziaria. Queste parole sono un chiaro riferimento alla violenza e alla tortura nei confronti dei detenuti. Chi ricopre ruoli di governo apicali non può lasciarsi andare a frasi cosi prive di umanità", ha dichiarato. "Delmastro già rinviato a giudizio per rivelazione di segreti di ufficio, si dimetta subito e ci liberi della sua presenza imbarazzante. Anche in questo caso la presidente Meloni non avrà nulla da dire?", ha chiesto il deputato di Avs.
Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha definito le dichiarazioni di Delmastro "indecenti, degne di un regime sudamericano. Con 80 suicidi in carcere quest'anno, Delmastro mostra tutta la sua inadeguatezza. Mi chiedo che fine abbiano fatto tutti quelli che da destra danno lezione di garantismo", ha insistito.
Delmastro si giustifica: "È alla mafia che non diamo respiro"
Nel frattempo Delmastro ha deciso di replicare alle polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni, specificando che quest'ultime fossero collegate alla lotta alla criminalità organizzata. "Ci mancherebbe altro che diamo respiro alla mafia", ha spiegato il sottosegretario secondo quanto riferisce AdnKronos.
Delmastro inoltre, avrebbe espresso "amarezza per il fatto che fino a oggi nessuno ha pensato di dotare questo gruppo specifico di questo tipo di auto che consente il trasporto in sicurezza" dei detenuti al 41 bis.