Def: dalle pensioni alla pace fiscale, tutte le misure della legge di bilancio
Il governo ha definitivamente approvato la nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza che individua le misure e i parametri che andranno a fare da impianto alla prossima legge di bilancio. Come annunciato, nel 2019 saranno introdotti il reddito e la pensione di cittadinanza, la flat tax per le Partite Iva, la riforma della legge Fornero, indennizzi per i truffati dalle banche e la pace fiscale.
Guardando ai dati, il Def prevede un deficit al 2,4% per l'anno 2019, al 2,1% per l'anno 2020 e all'1,8% per l'anno 2021. Per il reddito e le pensioni di cittadinanza verranno stanziati 9 miliardi di euro più uno per la riforma dei centri per l'impiego. Per il superamento della Legge Fornero e l'introduzione della cosiddetta quota 100 saranno invece stanziati 7 miliardi di euro. Altri 2 miliardi di euro verranno disposti per l'introduzione della Flat Tax per Partite Iva, 1,5 miliardi di euro per gli indennizzi per i truffati dalle banche e un altro miliardo di euro per le assunzioni nelle forze dell'ordine. In tutto, la manovra stanzierà 21,5 miliardi di euro per sei misure chiave.
Quota 100 – Da gennaio 2019 – o dalla primavera 2019, ancora non è stato definito il periodo di entrata in vigore, i contribuenti potranno lasciare il lavoro a 62 anni di età con almeno 38 di contributi versati. La norma dovrebbe essere uguale per uomini e donne, lavoratori dipendenti e autonomi, privati e pubblici. Se una persona ha più di 62 anni andrà in pensione anticipata con una quota maggiore: 101 a 63 anni, 102 a 64, a salire. In base alle norme già in vigore, dal 2019 l’età per la pensione di vecchiaia dovrebbe passare a 67 anni, mentre l’anzianità contributiva per la pensione anticipata salirà a 43 anni e tre mesi per gli uomini e 42 anni e tre mesi per le donne, ma il governo punta a bloccare questo scatto.
Reddito e pensioni di cittadinanza – In tutto, l'investimento sarà pari a 10 miliardi di euro, incluso il miliardo per la riforma dei centri per l'impiego. Dal primo gennaio le pensioni minime saranno aumentate a 780 euro (non tutte e non allo stesso modo, però, probabilmente saranno individuati dei parametri per contenere la platea). Dal primo aprile arriverà invece il reddito di cittadinanza per disoccupati e lavoratori sotto la soglia di povertà. L'importo crescerà in base ai componenti del nucleo familiare. Ne avranno diritto i cittadini italiani o stranieri residenti da almeno 10 anni, con un reddito annuo inferiore a 9.360 euro. Il reddito di cittadinanza andrà a integrare lo stipendio dei lavoratori sotto la soglia di povertà, dunque che percepiscono meno di 780 euro al mese, e verrà erogato interamente solo a chi risulta essere a reddito zero e senza una casa di proprietà. Dall'importo, infatti, chi eventualmente risulta essere in possesso di un'abitazione, si vedrà scalare una quota di "affitto imputato", pari a circa 400 euro mensili in meno. Per accedere al sussidio, bisognerà stipulare un patto di servizio con il Centro per l’impiego ed alla terza offerta di lavoro rifiutata si perderà il diritto a percepire l'assegno. Il reddito sarà spendibile solo attraverso una card elettronica e per determinati beni di prima necessità.
Pace Fiscale – Palazzo Chigi propende per dare il via a una sorta di terza rottamazione delle cartelle esattoriali. Rispetto alle due precedenti, questa rottamazione prevederebbe rateizzazioni più lunghe, fino a 5 anni. Chi ha vinto già in primo e secondo grado nel contenzioso con lo Stato avrebbe diritto a forti sconti di sanzioni e a interessi e forfettizzazione sulle imposte.
Flat Tax – Due miliardi saranno stanziati per la flat tax dedicata a Partite Iva e autonomi. Prevista una tassazione al 15% per le P. Iva che fatturano fino a 65mila euro all'anno.
Aiuti alle imprese – Le aziende che investiranno i loro utili in assunzioni potranno beneficiare di un'aliquota Ires più bassa, scontata fino a 9 punti percentuali in meno (dal 24 al 15%).
Indennizzi ai truffati dalle banche – Da aprile verrà stanziato un fondo per i risparmiatori truffati dalle banche. I risparmiatori che avranno vinto davanti dall’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob potranno richiedere il rimborso entro il 30 aprile 2019, con un limite massimo del 30% e un tetto di 100mila euro. Corsia preferenziale per i risparmiatori con redditi inferiori ai 35 mila euro annui.