Def, accordo raggiunto con deficit al 2,4%. Di Maio: “La manovra cancella la povertà”
Il governo ha trovato un accordo sul Def, il Documento di economia e finanza: il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, fisserà il deficit al 2,4%, al di sopra del livello dello scorso anno. Esulta il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio: “Abbiamo portato a casa la manovra del popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al reddito di cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l'impiego. Restituiamo futuro a 6 milioni e mezzo di persone”. Di Maio, inoltre, rassicura che il ministro dell'Economia Giovanni Tria non si dimetterà ed è stato d'accordo con la decisione del governo.
Via libera anche alla pensione di cittadinanza che “dà dignità ai pensionati – aggiunge Di Maio –. E con il superamento della Fornero, chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un'opportunità. Non restano esclusi i truffati delle banche, che saranno risarciti con un fondo ad hoc. Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini, per la prima volta non toglie ma dà”.
Di Maio parla di manovra del popolo: "Restituiamo futuro a 6 milioni e mezzo di persone. E con il superamento della Fornero, chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un'opportunità". La conferma del deficit al 2,4% e del trovato accordo è arrivato anche da una nota congiunta di Di Maio e dell'altro vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: "Accordo raggiunto con tutto il governo sul 2.4%. Siamo soddisfatti, è la manovra del cambiamento".
Di Maio riassume tutte le misure previste per la legge di bilancio in un post su Instagram, parlando di un "giorno storico: oggi è cambiata l'Italia". Il primo ad annunciare l'esito positivo della riunione prima del Consiglio dei ministri è stato Salvini: "Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell'Iva. Pienamente soddisfatto degli obiettivi raggiunti".
M5s festeggia in piazza: ‘Non temiamo lo spread'
I senatori e i deputati del M5s si sono riuniti in piazza, davanti a Palazzo Chigi, per festeggiare il raggiungimento dell'accordo. "Finalmente una manovra del popolo", affermano muniti di bandiere. I parlamentari erano convocati alle 21 per un'assemblea del gruppo in attesa di notizie sul Def, ma appena hanno saputo dell'intesa trovata sono arrivati a Palazzo Chigi. "Non temiamo lo spread, non temiamo i mercati – commenta Stefano Patuanelli, capogruppo al Senato –. Finalmente oggi il governo del cambiamento va incontro alle esigenze dei cittadini. Non c'è stato nessun diktat, era tutto scritto nel contratto di governo, questa era la manovra che volevamo fare".