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Decreto sviluppo: le nuove norme allo studio del Governo

Dopo la fumata nera di ieri nel CdM, l’Esecutivo prova a metter insieme le diverse istanze nella maggioranza per presentare il decreto definitivo per la crescita del Paese. Tra le norme più discusse quella sui condoni e sull’eredità.
A cura di Antonio Palma
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Dopo la fumata nera di ieri nel Cdm, l’Esecutivo prova a metter insieme le diverse istanze nella maggioranza per presentare il decreto definitivo per la crescita del Paese. Tra le norme più discusse quella sui condoni e sull’eredità.

Il decreto sviluppo è divenuto ormai la priorità per il Governo, in queste ore i Ministri sono tutti concentrati per redigere un provvedimento che metta d’accordo le varie richieste all’interno della maggioranza, ma che vada sopratutto nella direzione indicata dall’unione Europea.

Tra bozze e smentite si susseguono le indiscrezioni sui possibili provvedimenti che finiranno nel testo conclusivo. Un primo giallo è quello che riguarda i possibili condoni o concordati fiscali, nelle bozze apparse fino ad ora se ne prevedevano una dozzina di diversa natura, ma il Ministro dello sviluppo economico, Romano, ha smentito categoricamente le anticipazioni giornalistiche. In realtà qualche provvedimento che raccolga fondi è necessario. Il Ministro Tremonti, infatti, è fermamente intenzionato a varare un decreto a costo zero ovvero senza alcun onere di spesa per le casse pubbliche. Tremonti teme che con l’introduzione di nuovi capitoli di spesa non si riesca ad arrivare la pareggio di bilancio previsto dalla manovra finanziaria, ma senza soldi è difficile mettere in piedi un provvedimento per lo sviluppo e la crescita del Paese.

L’accordo tra i Ministri sembra lontano vista anche la fumata nera arrivata dal Consiglio dei Ministri ieri pomeriggio. La via sembra quella dei tagli e degli sgravi fiscali limitati e su misura. Sul tavolo anche gli interventi per l’età pensionabile, chiesti dall’Ue, ma che spaccano nettamente la maggioranza, con la Lega che sta facendo muro contro ogni revisione.

Alcune delle norme sembrano ormai aver trovato posto stabile nel decreto sviluppo e paiono quasi certe mentre altre, annunciate inizialmente, sono scomparse, sostituite da altre disposizioni allo studio del Governo, vediamone qualcuna.

Procedure telematiche per pagelle e certificati scolastici – La norma prevede che a partire dal prossimo anno scolastico tutte le scuole e le università adottino procedure telematiche per le iscrizioni ai corsi di studi, per i pagamenti e per le comunicazioni verso studenti e famigliari. Si punta contemporaneamente ad un taglio della spesa e ad una riduzione della burocrazia.

La Tav diventa di interesse strategicoIl Cantiere della Ferrovia alta velocità Torino Lione diventerà off limits, considerato alla stregua di un sito militare con maggiori controlli e maggiori facilità per gli espropri.

Incentivi per lavoratori, giovani, precari e donne – Sconti sulla quota di contribuzione degli imprenditori che assumono disoccupati di lungo periodo, così come riduzioni fiscali per quelli che assumono giovani sotto i 25 anni e le donne. Sgravi fiscali anche per i precari impegnati nell’acquisto della prima casa e possibilità di barattare servizi messi a disposizione dal datore di lavoro, come l’asilo nido, con una parte della retribuzione. Anche per gli studenti lavoratori riduzione delle aliquote irpef.

Vendita immobili pubblici – Per una maggiore ottimizzazione degli uffici della Pubblica Amministrazione previsti dismissioni di immobili non usati e la vendita del patrimonio residenziale pubblico agli inquilini. I ricavi andranno agli enti locali. Anche per le carceri si agevolano le dismissioni di strutture non più adeguate anche con il meccanismo della permuta, anche parziale, con immobili in costruzione.

Lavori pubblici e grandi opere – Semplificate le procedure per i permessi di costruzione, e sconti su Irap e Ires per le imprese che investono in opere pubbliche.

Carburanti ed energia – Le detrazioni fiscali a favore di chi impianta nella propria abitazione sistemi energetici più efficienti vengono prolungate al 2014, mentre i cittadini delle regioni dove sono presenti rigassificatori avranno uno sconto sull’acquisto di gpl.

Eredità – Cambiano le quote dell’eredità obbligatoria per i figli prevista per legge, ora il genitore potrà decidere autonomamente a chi destinare la metà di quelle quote. Quest’ultimo provvedimento è stato già accusato di essere l’ennesima norma ad personam per favorire interessi privati del Presidente del Consiglio Berlusconi.

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