Superbonus 110, il governo incassa la fiducia alla Camera: novità su proroga e cessione del credito
Via libera della Camera dei deputati alla fiducia al governo Meloni. L'esecutivo ha ottenuto 185 voti favorevoli e 121 contrari con 4 astenuti, dopo aver posto la questione di fiducia sul decreto Superbonus, passato in commissione a inizio settimana con una serie di emendamenti al testo che hanno modificato leggermente il provvedimento uscito dal Consiglio dei ministri. La novità più importante resta lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, previsto dal testo originale. Per tagliare la discussione parlamentare è arrivata l'ennesima richiesta di fiducia del governo, con la Camera che ha confermato l'ampia maggioranza a sostegno dell'esecutivo. A favore hanno votato i deputati del centrodestra, contro quelli delle opposizioni: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Terzo polo e alleanza Verdi e Sinistra. Non sono mancati – in ogni caso – momenti di confronto durante le dichiarazioni di voto, anche tra le forze d'opposizione.
Il prossimo voto sul Superbonus 110% martedì 4 aprile
Il voto finale sul provvedimento è atteso martedì prossimo – i numeri saranno bene o male gli stessi, come spesso capita a Montecitorio – poi il testo passera blindato in Senato. A Palazzo Madama – con ogni probabilità – il governo porrà nuovamente la fiducia per concludere l'iter del decreto.
Le novità su proroga per villette, detrazioni e cessione del credito
Il testo è stato modificato in commissione a inizio settimana, con una serie di emendamenti proposti dalla maggioranza e riformulati dal governo. Resta lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, cuore del provvedimento. È arrivata però, alla fine, la proroga per le villette unifamiliari fino al 30 settembre, così come la possibilità di usufruire del sistema delle detrazioni per dieci anni. Bocciata l'ipotesi degli F24, mentre sulla questione più importante che riguarda il Superbonus – ovvero i crediti incagliati – non ci sono novità. Il governo dovrebbe procedere con un nuovo provvedimento per risolvere il nodo che tiene con il fiato sospeso migliaia di imprese. Novità che non ha trovato spazio in questo testo. Si attende la soluzione finale per evitare che, alla fine, il conto del Superbonus lo paghino famiglie e imprese.