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Decreto Sostegni bis, tutte le novità: in arrivo 14 miliardi per i nuovi ristori alle imprese

Il decreto Sostegni bis è pronto per essere esaminato e varato in Consiglio dei ministri: tantissime le misure, descritte in più di settanta pagine. Pronti 14 miliardi per nuovi ristori a fondo perduto alle imprese che hanno avuto un calo di fatturato, ma ci sono anche novità sulla riduzione delle tasse e sullo sgravio degli affitti. Poi ci sono incentivi per i mutui ai giovani e per chi investe nelle startup, ma anche novità su smart working e reddito di emergenza.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Ristori alle aziende, ma anche tanto altro. La bozza del decreto Sostegni bis è pronta per essere discussa in Consiglio dei ministri già questa settimana, anche se non c'è ancora una data cerchiata in rosso sul calendario. Come successo già con gli altri decreti legge economici dell'ultimo anno, anche in questo caso le misure adottate sono diverse e non consistono solo nei rimborsi alle imprese colpite dalle chiusure anticovid. Quarantotto articoli e più di settanta pagine in cui rientrano rinvio e riduzione di alcune tasse, sostegni al reddito, regole per lo smart working, mutuo per i giovani e tanto altro. Anche in questo caso il governo ha fretta di approvarlo, per dare linfa vitale alle aziende in difficoltà, e sembra che l'attesa non sarà lunga tanto quanto quella del primo decreto Sostegni, il cui perfezionamento è durato settimane.

Ristori e tasse, le misure del decreto Sostegni bis

Nel decreto Sostegni bis ci saranno nuovi contributi a fondo perduto per le imprese, con circa 14 miliardi di euro e un doppio binario per richiederli. Le perdite, che varranno per tutte le aziende visto il superamento dei codici Ateco nel precedente decreto, potranno essere calcolate in due modi. O meglio, su due periodi. Il calcolo sarà sempre in base al fatturato, ma si potrà scegliere se farlo sul confronto tra il 2019 e il 2020 oppure sul periodo che va dal 1 aprile 2020 al 31 marzo 2021, in questo caso con confronto tra il 1 aprile 2019 e il 31 marzo 2020. Nel nuovo decreto c'è il rinvio della plastic tax a gennaio 2022 e un fondo da 600 milioni di euro che consentirà ai Comuni di ridurre la Tari per le aziende chiuse per contrastare il Covid. Ci sarà anche uno sgravio per altri 5 mesi sugli affitti delle imprese, con un fondo per finanziarlo che vale due miliardi e mezzo: verrà riconosciuto un credito d'imposta al 60% per gli affitti tra gennaio e maggio. Novità anche per il reddito di emergenza, che sarà riconosciuto anche a giugno e luglio. Tra i rimborsi c'è anche un'attenzione specifica alle società sportive, che siano professionistiche o dilettantistiche, per il costo sostenuto per i tamponi in questi mesi: è previsto un fondo da 61 milioni di euro per risarcirle.

Mutui per i giovani, smart working e startup

Tra le altre novità contenute nel Sostegni bis ci sarà la proroga dello smart working nel settore privato fino a fine settembre. Chi ha meno di 36 anni e compra una prima casa potrà accedere al fondo di garanzia sui mutui per la prima casa: non si pagano imposta di registro, imposta ipotecaria e quella catastale e i costi del notaio sono dimezzati. Tra gli investimenti che vengono favoriti ci sono quelli nelle startup e piccole e medie imprese innovative: non si paga l'imposta al 26% sulle plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni fino al 2025, ma a patto che siano reinvestite in aziende simili o possedute per tre anni. Novità anche dal punto di vista sanitario: nel decreto ci sono sedici milioni di euro per realizzare un reparto di infialamento e confezionamento di anticorpi monoclonali e vaccini.

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