Decreto Sostegni bis, in arrivo la nuova misura: come sarà strutturata e a chi andranno gli aiuti
Il governo Draghi ha in cantiere un nuovo decreto economico che possa garantire linfa vitale alle aziende in difficoltà, in attesa della vera ripresa. Il nuovo provvedimento, che si chiami Sostegni bis o Imprese – come hanno concordato Letta e Salvini -, andrà discusso e approvato più velocemente possibile. La struttura del nuovo decreto, però, cambierà ulteriormente rispetto al dl Sostegni (che aveva eliminato il criterio dei Codici Ateco utilizzando nei decreti Ristori del governo Conte). In sostanza ci deve essere un'evoluzione: aiuti per tutti, ma anche misure che possano accompagnare l'economia italiana verso un'uscita dallo stallo dell'ultimo anno. Claudio Durigon, sottosegretario all'Economia, ha anticipato al Sole 24 Ore alcuni dettagli del nuovo provvedimento a cui sta lavorando.
Il decreto Sostegni bis, secondo Durigon, potrebbe superare i 32 miliardi di euro di deficit utilizzati dal primo provvedimento: ne servirebbero almeno 35, se non 40. Al momento il calendario ipotetico prevede per il 22 aprile il Documento di economia e finanza in Aula insieme al nuovo scostamento di bilancio. Approvato quest'ultimo il decreto potrebbe arrivare già il 24 aprile, o comunque entro la fine di quella settimana. La corsa contro il tempo voluta da Palazzo Chigi preoccupa il Tesoro, ma è lo stesso sottosegretario leghista a spiegarlo: "In questa fase il tempo ha un valore".
Le novità, però, non mancheranno. Nel nuovo decreto l'intenzione è mantenere lo stesso impianto incentrato sull'Agenzia delle Entrate, ma cambiare le cifre dei ristori per chi sta pagando di più il prezzo della crisi: "In prima fila ci sono le partite Iva più piccole", annuncia Durigon al Sole. Ma un'attenzione particolare verrà rivolta anche alle imprese sopra i 10 milioni. Il nuovo scostamento, spiega il sottosegretario leghista, sarà utilizzato quasi interamente per gli aiuti, a differenza del primo decreto che conteneva misure di ogni tipo (come il condono bocciato dalla Corte dei Conti). Nel nuovo decreto legge, però, ci saranno novità anche per ciò che riguarda il blocco degli sfratti e le cartelle fiscali.