Decreto Sicurezza, il governo chiede la fiducia. M5S avverte: “Lealtà sulla prescrizione o salta”
Nel pomeriggio, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha annunciato che sul maxiemendamento sostitutivo del testo del decreto sicurezza sarà posta la fiducia. Il voto è previsto domattina, a partire dalle 9.30. Il Movimento 5 Stelle però ha posto una condizione: "Lealtà sulla prescrizione o il decreto è a rischio". Intanto il Partito Democratico attacca: "Quale cdm ha autorizzato la fiducia?". La questione di fiducia è stata posta sostanzialmente per neutralizzare la fronda dei cosiddetti dissidenti pentastellati, i senatori De Falco, Nugnes, Mantero e Fattori che nei giorni scorsi hanno annunciato la propria contrarietà al provvedimento.
Forza Italia ha dichiarato che nonostante sia d'accordo con il provvedimento, non voterà. In mattinata i lavori al Senato sono stati sospesi due volte. Il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, ha annunciato un emendamento chiedendo una sospensione fino alle 13. Poi è arrivata una nuova richiesta di slittamento fino alle 16.30.
"La nostra lealtà sul dl sicurezza non può prescindere da quella della Lega sul tema della prescrizione. Per il Movimento 5 Stelle pene più severe non hanno senso se non sono anche certe", ha avvertito il capogruppo M5S Stefano Patuanelli, sostanzialmente sostenendo che qualora l'accordo dovesse mancare, i pentastellati bloccherebbero il decreto sicurezza alla Camera. Salvini nel frattempo si ritiene soddisfatto, certo di incassare l'approvazione del Senato grazie alla fiducia.
Per quanto riguarda la prescrizione, però, la posizione non sembra essere molto netta: "Una cosa alla volta: fatemi dare il pacchetto sicurezza-immigrazione agli italiani e il secondo punto saranno i processi veloci, che bastonino corrotti e corruttori, però non voglio che 60 milioni di italiani abbiano un processo che non si sa quando finisce".