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Decreto rinnovabili, Miccichè alle Iene: Governo a rischio

Il leader di Forza del Sud Gianfranco Micciché, intervistato dalla trasmissione “Le Iene”, è stato molto polemico sul Decreto sulle energie rinnovabili varato dal Governo, governo che Forza Sud potrebbe mandare a casa.
A cura di Alfonso Biondi
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Forza del Sud

"O si fa così oppure cade il governo". Sono queste le parole con cui Gianfranco Micciché termina la sua intervista alla trasmissione televisiva Le Iene, andata in onda ieri sera. Giulio Golìa ha stuzzicato il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio sul Decreto energie rinnovabili, varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 3 marzo.

Secondo quanto stabilito dal decreto, gli incentivi per alcune tipologie di energie rinnovabili cesseranno a maggio 2011 e non nel 2013, come stabiliva la normativa precedente posta in essere dallo stesso governo Berlusconi. Una contraddizione che potrebbe costare moltissimo alle aziende e alle persone che lavorano nel campo delle energie rinnovabili, soprattutto nel fotovoltaico.

Gli alti incentivi del settore, infatti, hanno fatto sì che molti operatori, anche privati cittadini, entrassero nel mercato delle rinnovabili. Ma ora chi ha investito nel settore contando sugli incentivi garantiti dallo Stato potrebbe trovarsi con un pugno di mosche. Ma perché il governo ha fatto marcia indietro sulle rinnovabili? La risposta prova a darla proprio Micciché, ma anche lui afferma di aver capito la decisione. Per il leader di Forza del Sud "probabilmente non ci si è resi conto di quello che si stava combinando, per cui noi abbiamo il dubbio che questo sia stato un decreto che sia stato spinto più da qualcuno che non ama molto il rinnovabile e che punta soltanto al nucleare".

Per Micciché il danno che ne verrebbe a chi nelle rinnovabili ha investito sarebbe inestimabile. Il fatto che gli incentivi vengano improvvisamente meno, infatti, farebbe chiudere tutte le aziende che operano nel settore e con esse, ovviamente, molte persone perderebbero il lavoro.

Per il leader di Forza del Sud, quindi, il governo ha il dovere di ripensare questa situazione, anche perché se non dovesse farlo, Forza del Sud è pronto a mandarlo a casa. Queste le parole di Micciché:

Forza del Sud finalmente farà valere la sua forza: andiamo a votare subito. Forza del Sud nasce per questo: nasce per condizionare le scelte del governo. Oggi abbiamo una fortuna: che la maggioranza è risicata. In parlamento abbiamo un numero di deputati tale che possiamo condizionarne le scelte. Non ci dobbiamo meravigliare alla parola minaccia, la Lega lo fa da non so quanti decenni. O si fa così o cade il governo. Bene, oggi si sappia che c'è un'altra forza politica che si occupa di un'altra parte d'Italia e ragiona nella stessa maniera della Lega: o si fa così o cade il governo.

Ancora un'altra gatta da pelare per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, oltre a pensare al caso Ruby e agli altri 3 processi che lo attendono, ora deve fronteggiare anche il malcontento di una forza politica che è pronta a dargli la spallata.

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