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Covid 19

Decreto Rilancio, perché le bollette di luce e gas potrebbero aumentare con l’emergenza Covid

Un emendamento a firma di Raciti del Partito Democratico e Manzo del Movimento 5 Stelle, potrebbe far lievitare in costi in bolletta per luce e gas, aumentando gli “oneri di sistema”. L’idea è quella di aiutare i cittadini più colpiti dalla pandemia, che non riescono a pagare le bollette, facendo pagare in più i cittadini più abbienti. Il Codacons ha chiesto il ritiro dell’emendamento ed è sul piede di guerra.
A cura di Annalisa Cangemi
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È stato presentato un emendamento al decreto Rilancio, in commissione Bilancio alla Camera, che contiene un aumento delle tasse in bolletta, per ripartire risorse tra i soggetti maggiormente in difficoltà che quelle tasse non riescono a pagarle, per via della crisi innescata dal coronavirus. Come ha riportato ‘Libero', l'emendamento è a firma di Raciti del Partito Democratico e Manzo del Movimento 5 Stelle, e potrebbe far lievitare in costi in bolletta per luce gas, aumentando gli "oneri di sistema". Questi, secondo gli ultimi dati ufficiali, relativi al 2018, sarebbero già arrivati a 15,6 miliardi di euro.

L'emendamento punta a istituire una detrazione da applicare sull'imposta sui redditi delle persone fisiche (Irpef), per aiutare chi ha "avuto problemi di reddito ed è in difficoltà con il pagamento delle bollette di luce e gas" per via della pandemia. Quindi, in un secondo momento, solo nel 2021, e nel caso in cui i cittadini più svantaggiati dovessero farne richiesta, potranno ottenere uno sconto. E se dovessero esserci maggiori oneri rimanenti, se tutto il gettito non fosse utilizzato, questo non verrebbe ridistribuito tra i più bisognosi, ma rimarrebbe nelle casse pubbliche. Il sostegno a chi è in crisi per il Covid arriverebbe insomma dalle tasche dei consumatori che hanno sempre pagato le bollette, e non, come dovrebbe, dallo Stato.

Secondo il Codacons, se la proposta passasse, sarebbe una "vera e propria truffa alla collettività, che scarica sui consumatori il compito spettante alla Stato di sostenere i nuclei più bisognosi". E ancora, secondo l'associazione che tutela i consumatori, se l'emendamento venisse approvato, gli italiani si ritroverebbero a pagare "in modo del tutto inconsapevole" bollette più care. In pratica, prosegue una nota del Codacons, attraverso "un artifizio che vanifica i ribassi delle tariffe garantiti dal calo del petrolio", verrebbe introdotta "una vera e propria tassa occulta che peserebbe sulle fatture energetiche degli utenti portando ad un loro incremento di cui i consumatori non avrebbero contezza". Quindi le bollette resterebbero invariate a causa dei maggiori oneri di sistema, e i consumatori non avrebbero alcun vantaggio dal generale ribasso del costo dell’energia. Per il Codacons, si realizzerebbe "un inganno e quindi una truffa a danno dei consumatori, messi nella impossibilità di percepire l'aumento a causa del truffaldino compenso tra diminuzione del prezzo dell’energia e aumento degli oneri".

Per Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, l'emendamento Raciti-Manzo è "vergognoso", perché "come fatto per i concerti, le palestre e i pacchetti turistici, ancora una volta i soldi vengono chiesti ai consumatori, chiedendo loro di svolgere il ruolo pubblico di sovvenzionare e finanziare chi è in difficoltà". Per questo motivo, insieme al Codacons, chiede il ritiro dell'emendamento e "la sospensione fino alla fine dell'anno degli oneri generali di sistema e delle componenti Terna sulle bollette di luce e gas".

Le votazioni sulle proposte di modifica – in tutto ne sono state presentate 7583 e 274 sono gli emendamenti giudicati inammissibili per estraneità di materia, inizieranno a partire da lunedì 15 giugno.

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