Decreto Rilancio, arriva il rimborso dell’affitto per gli studenti fuori sede
"La commissione Bilancio ha appena approvato un mio emendamento al decreto Rilancio con il quale andiamo incontro a migliaia di studenti universitari fuori sede, rimborsandoli delle spese per l’affitto di casa durante il periodo di lockdown", ha annunciato il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Iovino. La proposta del pentastellato consisteva nel vincolare 20 milioni di euro del Fondo per il sostegno alle locazioni affitti, che era stato aumentato di 160 milioni, e utilizzarli per rimborsare gli affitti degli studenti fuori sede con Isse inferiore o uguale a 15 mila euro relativi durante i mesi dell'emergenza coronavirus.
"In particolare, la misura si rivolge a coloro che hanno un Isee al di sotto dei 15.000 euro, quindi già in condizioni economiche precarie: per loro lo Stato mette a disposizione 20 milioni di euro. Si tratta di un aiuto concreto per una categoria già molto penalizzata dalle misure restrittive dovute all’emergenza e di cui vado molto fiero: dobbiamo fare il possibile per garantire a tutti i giovani il diritto allo studio", ha infatti spiegato Iovino. Che in un post su Facebook aveva ribadito: "Si tratta di una misura che interviene su una platea di centinaia di migliaia di giovani in difficoltà e delle loro famiglie, ricordando che lo Stato deve tutelare sempre più il diritto allo studio e lo sviluppo sia della loro persona sia di competenze specialistiche utili al futuro del Paese".
Un'iniziativa simile era stata già messa in campo in Emilia Romagna. La vicepresidente della Regione, Elly Schlein, ne aveva parlato con Fanpage.it, spiegando come fossero già stati stanziati 15 milioni di euro per aiutare le famiglie che avevano subito maggiormente l'impatto della crisi economica innescata dal coronavirus e che avevano difficoltà a pagare l'affitto. E aveva affermato: "Abbiamo fatto una scelta molto forte, abbiamo tolto il requisito della residenza che aveva caratterizzato i bandi precedenti e abbiamo deciso che basta solo il domicilio. Così diventa accessibile anche a studenti e lavoratori fuori sede".