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Decreto Ponte sullo Stretto è legge, Salvini: “Primi lavori entro estate 2024, io umile operaio”

Approvato in Senato in via definitiva il decreto per il Ponte sullo Stretto di Messina. Il provvedimento definisce l’assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto per far partire i lavori per il Ponte sullo Stretto, il collegamento tra Calabria e Sicilia: l'Aula di Palazzo Madama ha dato il via libera con 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti. Il provvedimento definisce l'assetto della società Stretto di Messina Spa e riavvia le attività di programmazione e progettazione.

Il decreto in questione era stato varato il 31 marzo dal Consiglio dei ministri, e il ddl di conversione era stato già approvato dalla Camera in prima lettura lo scorso 16 maggio, con 182 voti a favore e 93 contrari. Il testo va convertito in legge entro il 30 maggio. Dopo il voto finale sul provvedimento Salvini ha tenuto una conferenza stampa. "È una decisione storica, definitiva, attesa da più di 50 anni", ha detto il ministro, ribadendo che sarà un'opera green, che darà 100.000 posti di lavoro, e farà risparmiare ai siciliani 6 miliardi di euro l'anno.

"Non è il Ponte di Messina, è il Ponte degli italiani", ha detto Salvini in conferenza stampa. "Oggi tra le critiche ho sentito alcuni passaggi di gente che non ha letto o forse non ha capito: il ponte lo fanno gli ingegneri, non i politici. È il Ponte più studiato e approfondito al mondo. Siamo a 55 anni dai primi progetti. È fatto per resistere al vento, al sisma e alle correnti marine. Servirà a tutta Italia, alle imprese del Nord e dell'Europa, e i cittadini risparmieranno soldi e tempo. Per la Calabria e la Sicilia il Ponte è un risarcimento danni per promesse mai mantenute". 

"Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Anche Brunelleschi quando iniziò la cupola realizzò un unicum: allora era la più grande cupola in muratura mai realizzata, unica al mondo. Anche allora c'erano i dubbi e perplessità". Secondo Salvini analoghi dubbi erano stati espressi anche per l'Autostrada del Sole, e l'infrastruttura che sarà realizzata sullo Stretto di Messina sarà "invitata e studiata". "Servirà a tutta Italia, sono orgoglioso di essere stato un umile operaio di quest'opera", ha detto Salvini, ricordando che i lavori partiranno entro l'estate 2024.

L'ok definitivo al decreto, ha detto ancora il segretario della Lega, "è un passaggio fondamentale, perché senza la società Stretto di Messina non ci sarebbe nessuno a lavorare al ponte. Con la prossima manovra, in autunno – ha aggiunto – saranno previsti i primi stanziamenti per l'avvio dei lavori". Il ministro ha detto che l'opera costerà intorno ai 14 miliardi, come indicato dal Def, ma sono in corso altri studi aggiornati "sui flussi di traffico, sui benefici ambientali, sui carichi ferroviari di autotrasporto e degli autoveicoli. Nel piano economico-finanziario che la società dovrà redigere ci saranno gli introiti da pedaggio che saranno sicuramente inferiori rispetto a quello che costa oggi attraversare lo Stretto".

"Oggi è una grande giornata, non solo per Sicilia e Calabria, ma per l'Italia intera", ha scritto il vicepremier e ministro dei Trasporti Salvini su Twitter, "Orgoglioso di questo nuovo traguardo: proseguiamo sulla strada dei Sì, con coraggio e buon senso".

Matteo Salvini, nel suo intervento di questa mattina al Senato sul provvedimento, ha detto che "Le stime parlano, nell'arco del tempo, a lavorazione ultimata, di 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria. Non redditi di cittadinanza dati una tantum ma 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria", assicurando che il governo e la magistratura saranno in grado di contrastare eventuali infiltrazioni mafiose. "Penso che gli italiani abbiano scelto il governo dei sì. Se avessero voluto il governo dei no e cioè no Tav, no Tap, no qui, no là, no ponte, no flat tax, no autonomia, no Expo, no Olimpiadi, avrebbero potuto scegliere la sinistra", ha aggiunto citando poi alcuni cantieri di infrastrutture: "Se non avessimo avuto il Mose (anche in quel caso c'erano i comitati), Venezia sarebbe finita sott'acqua decine di volte e avremmo messo a rischio un patrimonio non solo dell'Italia, ma del mondo". 

A proposito dell'iter Salvini ha ricordato che "è in corso, da parte dei tecnici di Fs, lo studio sui flussi. Sono in corso tutte le valutazioni e verranno ovviamente rispettate tutte le normative su impatto ambientale e impatto paesaggistico, la progettazione in corso. Anzi, nel nome del buon utilizzo del denaro pubblico, ripartire col progetto del ponte ci metterà al riparo anche dai contenziosi miliardari che – questi sì – pendono da anni sulle nostre teste".

Cosa prevede il testo del decreto Ponte

Il test del provvedimento, all’articolo 1, interviene sull’assetto societario della Stretto di Messina Spa: la quota di maggioranza (51%) spetterà al Mef mentre la quota restante a Rfi, Anas e alle Regioni Sicilia e Calabria. Al Mit viene attribuita l’attività di indirizzo e vigilanza, con la possibilità di nomina di un commissario. Il Consiglio di amministrazione sarà composto da cinque membri: due designati dal Mef d'intesa con il Mit (che ricopriranno l’incarico di presidente e di amministratore delegato); uno rispettivamente dalle Regioni Calabria e Sicilia e uno congiuntamente da Rfi e Anas.

L’articolo 2 ridefinisce il rapporto di concessione fra il Mit e la Stretto di Messina. Sempre all’articolo 2, è stato affrontato il nodo dei costi: la soluzione è stata individuata alla Camera con un emendamento che prevede un processo di aggiornamento del costo complessivo dell'opera coerente con i 13,5 miliardi indicati dal Def.

L’articolo 3, anch’esso modificato durante l’esame parlamentare, dispone tra l'altro la presentazione di una relazione sul progetto definitivo dell’opera su cui è chiamato ad esprimersi il Consiglio di amministrazione della concessionaria e disciplina i passaggi successivi tra cui quelli relativi alla Via.

Durante l’esame a Montecitorio, è stato inserito un ulteriore articolo che disciplina le procedure espropriative relative alle opere di realizzazione del Ponte: viene previsto un ‘cassetto virtuale’ (uno spazio internet ad accesso riservato) per dematerializzare lo scambio diretto di comunicazioni e documenti con i destinatari delle procedure e un ‘fascicolo virtuale’ (cioè uno spazio internet ad accesso libero) per aumentare la pubblicità e la trasparenza delle procedure e contenere le comunicazioni indirette. Stanziati 150mila euro per il 2024 per implementare i sistemi informatici di gestione degli espropri.

Il provvedimento prevede poi misure per consentire una rapida riattivazione della società e la ridefinizione dei rapporti contrattuali stipulati. Tra l’altro sono state introdotte disposizioni in merito ai progetti prioritari per l’adeguamento delle infrastrutture, al completamento dell’autostrada A19 Palermo-Catania, ad un piano integrato finalizzato ad adeguare il sistema del trasporto pubblico locale e regionale nell’area dello Stretto di Messina, al monitoraggio antimafia della realizzazione dell'opera e ad un piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto per il quale sono stati stanziati complessivamente 7 milioni (un milione l’anno) per il periodo dal 2024 al 2030.

I numeri del Ponte sullo Stretto

Il ponte sullo Stretto di Messina è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso. Il progetto tecnico ad oggi è costituito da 8.000 elaborati progettuali e prevede: una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri; una larghezza dell'impalcato di 60,4 metri; un'altezza delle torri di 399 metri; un'altezza del canale navigabile centrale di 65 metri per il transito di grandi navi.

Sono 6 le corsie stradali previste (3 per ciascun senso di marcia compresa la corsia di emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell'infrastruttura pari a 6.000 veicoli all'ora e 200 treni al giorno. L'opera è stata progettata con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di ‘terza generazione' stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h. Per quanto riguarda le opere di collegamento, nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari.

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