Decreto Omnibus, ok a stipendi d’oro per Ponte sullo Stretto: novità anche su taxi, caro voli e incendi
Il Consiglio dei ministri ha approvato due misure, chiamate decreti Omnibus per la grande quantità di contenuti diversi al loro interno. Il primo è stato chiamato Omnibus Giustizia, perché all'interno si prevede soprattutto l'estensione delle intercettazioni telefoniche per alcuni reati (ma anche pene più severe per chi appicca incendi, l'8 per mille contro le tossicodipendenze, lo stop all'isolamento per i positivi al Covid). Il secondo è il decreto Omnibus Asset, perché si rivolge soprattutto a trasporti e infrastrutture: taxi, caro voli, ma anche la pensione d'oro per l'ad della società Ponte sullo Stretto (che è rimasta nel testo definitivo) e norme per bloccare la diffusione del granchio blu, che danneggia la coltivazione di cozze e vongole.
In più, il ministro Salvini ha annunciato che "il governo ha approvato un prelievo sugli extraprofitti delle banche, per il 2023 e solo per il 2023″. Una norma "di equità sociale", che porterà a un fondo "che si può stimare in alcuni miliardi di euro, visto gli extraprofitti multimiliardari". Questi soldi, ha annunciato Salvini, serviranno per "alimentare il taglio del cuneo fiscale e sostenere le famiglie che hanno un mutuo sulla prima casa".
Decreto Giustizia, pene più dure per i piromani e fine all'isolamento per Covid
In sintesi, il dl Omnibus Giustizia è intervenuto soprattutto per allargare l'uso delle intercettazioni: si potranno utilizzare per reati aggravati dal metodo mafioso o dalla finalità di terrorismo, o anche per estorsione e per traffico di rifiuti. Ma, come detto, i contenuti sono vari: c'è anche un aumento delle pene per il reato di incendio boschivo, da quattro a sei anni minimo. Si prevede la possibilità di dedicare, dall'anno prossimo, l'8 per mille al recupero delle tossicodipendenze. E finisce definitivamente l'obbligo di isolamento per i positivi al Covid, che ormai veniva applicato in pochissimi casi.
Decreto Asset, stipendi d'oro per la società Ponte sullo Stretto. Salvini: "Basta polemiche"
Il decreto Omnibus è decisamente più sostanzioso, e in 34 articoli contiene interventi sulle materie più disparate. Innanzitutto, il Ponte sullo Stretto: nonostante le polemiche è stata confermata la norma che permette di derogare al tetto degli stipendi pubblici, pari a 240mila euro all'anno, per la società che gestirà la costruzione del Ponte. Il governo ha spiegato che si tratta di una norma rivolta non ai manager della società, ma ai dipendenti: permetterebbe, quindi, di assumere tecnici di alto livello che richiedono uno stipendio importante. I cantieri, ha detto Salvini, partiranno "entro l'estate prossima".
"Gli stipendi della società Ponte sullo Stretto saranno pari a quelli di altri tecnici: se dobbiamo prendere ingegneri o architetti di grandi società, dobbiamo garantirgli almeno lo stesso stipendio che prendono oggi. Quindi zero polemiche e andiamo avanti", ha commentato il ministro Matteo Salvini. Il Ponte sullo stretto è "un regalo agli italiani, che lo aspettano da 50 anni", ha detto Salvini. Nel decreto, però, resta anche la norma che permetterà all'amministratore delegato, Pietro Ciucci, di cumulare lo stipendio e la pensione anche oltre la soglia dei 240mila euro annuali. Su questo, il ministro ha detto: "Se un pensionato lavora, è giusto che venga pagato", parlando di "una polemica di bassissimo livello".
Taxi, via ai bandi per nuove licenze
Per far fronte alla scarsità di taxi, il governo lancia invece la possibilità per i Comuni di effettuare nuovi bandi e rilasciare licenze temporanee. Si tratta di norme che esistevano già, e che spesso non vengono applicate per paura di proteste. Puntuale, infatti, è arrivata la contestazione del sindacato Unica Taxi Cgil, che ha minacciato uno "sciopero generale".
Sul caro voli, il decreto contiene una norma per cui quando c'è un picco della domanda di biglietti, se il prezzo di un biglietto supera del 200% la tariffa media per quel volo, si fermerà il tradizionale algoritmo che stabilisce i prezzi. Questo varrà solo per i collegamenti nazionali con Sicilia e Sardegna. In più, sarà vietata la profilazione degli utenti per stabilire il costo del biglietto, in quanto pratica commerciale scorretta.
Infine, a rendere l'idea di quanto siano varie le materie inserite nel dl, c'è anche una norma per contenere l'invasione del granchio blu. Vengono stanziati 2,9 milioni di euro per "i consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento" del granchio blu, una specie diffusa dal cambiamento climatico che danneggia gli allevamenti di cozze e vongole nel delta del Po.