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Decreto Milleproroghe 2011: la Camera pone la fiducia

La Camera pone la fiducia sul decreto Milleproroghe 2011, con 309 voti a favore e 287 contrari. Molte le nuove norme contenute nel decreto, a partire dall’aumento dei prezzi del cinema fino ad arrivare alla discussa possibilità di trust come Mediaset di acquistare la proprietà di giornali e periodici di informazione.
A cura di Alessio Viscardi
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La Camera pone la fiducia sul decreto Milleproroghe 2011, con 309 voti a favore e 287 contrari. Molte le nuove norme contenute nel decreto, a partire dall'aumento dei prezzi del cinema fino ad arrivare alla discussa possibilità di trust come Mediaset di acquistare la proprietà di giornali e periodici di informazione. In mattinata, il si Pd era dichiarato contrario alla fiducia, mentre la Lega Nord aveva confermato parere favorevole in virtù di norme come il rifinanziamento della social card e i fondi per gli alluvionati. Tra le novità i biglietti del cinema più cari, fondi al 5 per mille, foglio rosa per i motorini, slittamento delle multe per le quote latte.

Adesso il testo dovrà tornare a Palazzo Madama per una nuova approvazione, che sarà dibattuta sabato mattina. Il gruppo dei cosiddetti “responsabili” si era dichiarato disponibile a votare la fiducia al Governo in merito all'approvazione del decreto Milleproroghe alla Camera. Lo avevano annunciato Elio Vittorio Belcastro, Pippo Gianni, Luciano Mario Sardelli in Transatlantico, convinti da un incontro con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Sola nota discordante quella di Domenico Scilipoti, che si era già detto insoddisfatto per la mancata presa di posizione del governo sull'anatocismo degli interessi bancari: le banche non saranno costrette a restituire gli interessi indebitamente trattenuti sulle transazioni.

Il Partito Democratico, per voce del capogruppo alla Camera Pierpaolo Baretta aveva definito il provvedimento “barocco e insostenibile giuridicamente”.

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