Il governo, oggi, ha approvato un piano per il lavoro che prevede incentivi (fino a 650 euro al mese) per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. Con un discrimine piuttosto forte: devono essere giovani fra i 18 e 29 anni e disoccupati da almeno 6 mesi o soli con una o più persone a carico oppure senza diploma di scuola media superiore o professionale. Un quadro che sancisce una cosa che in Italia molti ragazzi avevano già capito da tempo: l'istruzione nel nostro Paese serve a poco o nulla.
Che la laurea non paghi più non è un'invenzione: lo dice l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse): gli italiani laureati tra i 25 e i 34 anni guadagnano solo il 22% in più rispetto a chi, nella stessa classe di età, ha conseguito un diploma di maturità, quando invece la media Ocse è del 40% in più. Ora con questi sgravi siamo ancora più convinti: sgobbare sui libri per trovare lavoro in questo Paese, non paga.
Qui, invece, l'opinione di Adriano Biondi che non la pensa come me sul decreto lavoro.