Decreto Imu – Bankitalia: non si ferma l’ostruzionismo M5S, provvedimento a rischio
Mentre il decreto milleproroghe approda al Senato della Repubblica, la Camera dei deputati è ancora impegnata nella discussione del decreto Imu – Banca d'Italia, in scadenza tra meno di due giorni e sul quale il Governo ha già chiesto e ottenuto la fiducia. Il punto è che, malgrado la ferrea volontà dell'esecutivo di andare fino in fondo, l'ostruzionismo del Movimento 5 Stelle ha dilatato i tempi della discussione e il decreto rischia di non essere convertito in tempo utile, a meno che la discussione non proceda ad oltranza anche nel corso della serata (e non è detto che basti).
Dal Movimento 5 Stelle infatti nessuna apertura ad una "cessazione delle ostilità", dal momento che, spiegano, "si tratta di un decreto porcata, uno dei soliti decreti macedonia che mischiano l'aceto col vin santo (Bankitalia e IMU), non possiamo consentire che ancora una volta la faccia franca. Si tratta di 7,5 miliardi dei cittadini, consegnati alle banche italiane e straniere, si tratta della Banca d'Italia, e noi facciamo opposizione vera. Tirarsi indietro non ha senso". Rispetto alla questione dei tempi, poi, c'è sempre il paventato ricorso alla "tagliola", ovvero alla possibilità che il presidente della Camera decida in maniera arbitraria di mettere fine all'ostruzionismo, bloccando la discussione e procedendo a tappe forzate all'approvazione del decreto. Un decreto che non sarà "scorporato", ovvero privato della contestata parte che riguarda la rivalutazione delle quote di Bankitalia.