Decreto Genova, Conte: “Tra 10 giorni arriverà il nome del commissario. Revocheremo concessione Autostade”
Nella giornata di ieri, il Consiglio dei Ministri ha approvato, non senza fatica, il decreto per la ricostruzione del Ponte Morandi e gli aiuti alla città di Genova. Il testo, approvato "salvo intese" manca di essenziali parti annunciate nel corso delle scorse settimane, ad esempio il nome del commissario straordinario alla ricostruzione del Ponte Morandi. Stando a numerose indiscrezioni, sul nome del commissario non ci sarebbe l'accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega e dunque bisognerà attendere ancora qualche giorno per la nomina ufficiale.
Intervenendo alla cerimonia di commemorazione per le vittime del crollo, tenutasi oggi a un mese esatto dalla tragedia, il presidente del Consiglio Conte ha dichiarato: "A dieci giorni dall'entrata in vigore del decreto ci sarà il commissario con un mio decreto, ed è un commissario che avrà pieni poteri". Mentre il presidente del Consiglio pronunciava queste parole, una piccola parte della folla presente ha urlato "Toti, Toti", facendo quindi il nome del presidente della Regione Liguria, non gradito a parte della maggioranzza di governo.
"Non abbiamo ceduto al ricatto di offrire ad Autostrade la ricostruzione del ponte, lo faremo a spese di Autostrade ma la procedura per la revoca della concessione resta in piedi e si completerà", ha inoltre spiegato il premier Conte. Infine, stringendo tra le mani il decreto nel quale sono previste le misure per il futuro della città e degli sfollati ha detto: "Ho portato dei fogli, non sono bianchi, sono pieni di fatti, di misure concrete. Non mi sarei limitato a rendere oggi una testimonianza, non sarei venuto a mani vuote, ho portato fatti".