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Decreto fiscale, il governo pone la fiducia alla Camera: ecco cosa prevede il provvedimento

Il governo ha deciso di porre la questione di fiducia sul decreto fiscale, il provvedimento legato alla manovra che introduce anche la pace fiscale. Ecco cosa prevede: dalla rottamazione ter delle cartelle, alla sanatoria degli errori formali, dalla conferma del bonus bebè alla riduzione delle tasse sulle sigarette elettroniche.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo ha deciso di porre la questione di fiducia sul decreto fiscale alla Camera. Il testo del provvedimento, dunque, non subirà modifiche dopo l’approvazione già avvenuta al Senato in prima lettura. Ad annunciare la decisione dell’esecutivo è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. Il decreto fiscale è collegato alla manovra ora in discussione a Palazzo Madama e su cui il governo sta ancora trattando con la Commissione europea per evitare la procedura d’infrazione. La capigruppo di Montecitorio ha stabilito che il voto di fiducia si terrà alle 11.30 del 13 dicembre e il voto finale arriverà entro la stessa serata.

Il decreto fiscale è stato completamente cambiato durante la sua discussione al Senato, con l’approvazione di molte modifiche e lo stravolgimento della pace fiscale, arrivando all’eliminazione del condono tombale inizialmente previsto. Nel passaggio a Palazzo Madama si è deciso di cancellare la dichiarazione integrativa speciale e introdurre la sanatoria degli errori formali e i maxi-sconti per chiedere le liti pendenti con il fisco. È cambiata inoltre la rottamazione ter delle cartelle, mentre è stato rinnovato il bonus bebè per il 2019.

Cosa contiene il decreto fiscale

Il provvedimento introduce la terza rottamazione delle cartelle, con la possibilità di saldare il debito con il Fisco in 18 rate invece che in 10. Per aderire c’è tempo fino al 30 aprile 2019: il primo pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 luglio 2019. Altra novità della nuova rottamazione è la possibilità di pagare con un ritardo non superiore a cinque giorni senza penalizzazioni o interessi. Novità anche in tema di Rc auto, con mega multe, sospensione della patente e fermo amministrativo del veicolo nel caso in cui si venga beccati due volte in due anni senza certificato assicurativo. Aumentano anche le sanzioni, arrivando a un massimo di 6.800 euro.

Con il decreto si opera anche un taglio delle imposte sulle sigarette elettroniche, con l’obiettivo di ridurre l’aggravio previsto dal decreto fiscale dello scorso anno: le tasse su e-cig e liquidi da inalazione scendono al 10% per quelli contenenti nicotina e al 5% per quelli che non la contengono. Ci sono poi le lotterie: rinviata al 2020 quella degli scontrini, si parte dal 2019 con quelle filantropiche, organizzate dagli enti del terzo settore per incentivare donazioni superiori ai 500 euro. Torna anche il bonus bebè, ma solo per il primo anno di vita del bambino. Gli importi vengono leggermente modificati: di base rimangono 960 euro l’anno, ma in caso di secondo figlio l’assegno aumenta del 20%.

La fiducia sul ddl Anticorruzione

Il governo ha posto la questione di fiducia anche sul ddl Anticorruzione, ora in discussione al Senato. Ad annunciarlo è stato lo stesso Fraccaro che a fatica è riuscito a parlare a causa delle proteste delle opposizioni. Il governo ha sottoposto alla presidenza il testo di un emendamento sostitutivo dell’intero ddl su cui poi porre la fiducia. L’emendamento è stato poi ritenuto ammissibile dalla presidenza del Senato e Fraccaro ha così posto ufficialmente la fiducia del testo già approvato alla Camera. La discussione generale sul provvedimento andrà ora avanti al Senato e domani, 13 dicembre, dalle 09.30, ci saranno le dichiarazioni di voto, con la prima chiama prevista alle 10:45.

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