Decreto Energia, quando si abbasserà il prezzo della benzina
Con il decreto Energia, che è stato approvato venerdì, il governo è intervenuto sui rincari delle bollette e dei carburanti. Da martedì la benzina costerà meno, sotto i 2 euro, con una riduzione di 25 centesimi al litro. Il decreto ha introdotto inoltre un’esenzione di 200 euro per il 2022 sui buoni benzina che le aziende danno ai dipendenti.
Soprattutto per effetto della guerra in Ucraina il rincaro da gennaio è stato mediamente di 46 centesimi al litro per la benzina e di 57 centesimi per il gasolio: in quasi tutti i distributori italiani si è superata la soglia di 2 euro al litro. Il provvedimento però risolve solo temporaneamente il problema: lo sconto è previsto fino al 30 aprile. "Tassiamo una parte dei profitti straordinari che i produttori stanno facendo – ha spiegato Draghi in conferenza stampa – in seguito all’aumento delle materie prime. Distribuiremo questo denaro alle imprese e alle famiglie che si trovano in difficoltà". È questa la novità più importante: oltre all'utilizzo dell'extra gettito Iva garantito dai primi mesi del 2022 dal rialzo dei prezzi, ci sarà il prelievo del 10% sugli extra profitti delle delle aziende energetiche. Ma quando scenderà effettivamente il prezzo alla pompa? Il decreto dovrebbe arrivare lunedì in Gazzetta Ufficiale e quindi scatterebbe il giorno successivo, martedì 22 marzo, la riduzione di 25 centesimi delle imposte applicate sui carburanti. Servirà invece qualche giorno in più, invece, per l'entrata in vigore di tutte le altre norme approvate in Consiglio dei ministri.
Secondo le stime del Codacons ci sarà un risparmio effettivo di circa 15 euro a pieno. Il taglio produrrà un calo dei prezzi alla pompa pari a 30,5 centesimi, considerata anche l'Iva al 22% che si applica sull’accisa. Questo significa che, sulla base degli ultimi prezzi ufficiali comunicati dal Mite, per effetto del provvedimento del Governo la benzina costerà in media 1,879 euro al litro, il gasolio 1,849 euro.
Per Confindustria il taglio è deludente
Per Confindustria il taglio non è abbastanza, e secondo il vicepresidente di Confindustria per le filiere e le medie imprese, Maurizio Marchesini, il provvedimento è stato "davvero modesto". In un'intervista a ‘Il Sole 24 Ore' Marchesini ha ribadito le critiche degli industriali: "Ci aspettavamo un provvedimento più incisivo da parte del governo", aggiunge. "La riduzione di 25 centesimi al litro del prezzo di benzina e gasolio, oltre a essere poco più che simbolica, vale per di più solo un mese. C'è grande delusione", afferma Marchesini. "Se il tema è lo scostamento di bilancio, suggerisco di non aspettare troppo. Farlo ora significa mantenersi sotto importi contenuti", avverte Marchesini. "La situazione è seria e c'è un grido di dolore delle nostre filiere industriali che, se continua a rimanere inascoltato, porterà sempre più chiusure e gravissime ripercussioni sociali".
"Il decreto Energia del governo va nella direzione giusta, ma non è sufficiente", ha detto anche l'ex viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni, attuale coordinatore del comitato economico del Movimento 5 stelle. "Siamo davanti a un'economia pre-guerra – ha spiegato in un'intervista a ‘La Stampa' – cercheremo di migliorare il testo in Parlamento".