Decreto Emilia Romagna, c’è un bonus una tantum da 3000 euro per gli autonomi: cosa sappiamo
Il governo Meloni ha approvato il decreto con i primi aiuti per il maltempo in Emilia Romagna, rivolti ai territori più colpiti dalle alluvioni degli scorsi giorni. Tra le varie misure di sostegno a lavoratrici e lavoratori, c'è anche un bonus una tantum da 3mila euro per gli autonomi che hanno dovuto "interrompere l'attività", come ha spiegato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. L'indennità spetterà ad autonomi, co.co.co. e agenti commerciali e verrà erogato una volta sola, come contributo straordinario per fare fronte ai danni dell'emergenza.
Chi può ricevere il bonus da 3000 euro dopo l'alluvione in Emilia Romagna
Dato che al momento non c'è ancora un testo definitivo del decreto, le uniche informazioni note sono quelle comunicate da Palazzo Chigi. Il governo, infatti, ha fatto sapere che il dl conterrà "lo stanziamento di 298 milioni di euro" per permettere l’introduzione di "un’indennità una tantum, fino a 3.000 euro". Parole confermate anche dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci, nella sua informativa urgente alla Camera.
Si sa, quindi, che si tratterà di un bonus unico, per fare fronte alla prima fase dell'emergenza e alle sue immediate conseguenze, e non di un sostegno strutturale per i prossimi mesi di ripartenza. La soglia di 3mila euro, poi, è quella massima: gli assegni potranno anche essere inferiori, in base a criteri che non sono ancora stati definiti e dovranno essere stabiliti dai ministeri competenti e, probabilmente, dall'Inps.
Il comunicato di Chigi ha definito anche quale sarà la platea interessata che potrà richiedere l'assegno: si tratta dei "collaboratori coordinati e continuativi", cioè chi ha un contratto da co.co.co., i "titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale" (gli agenti commerciali) e "i lavoratori autonomi", mentre una bozza del decreto chiarisce che negli autonomo sono compresi "i titolari di attività di impresa e professionali, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza".
In sostanza si parla di piccole imprese, professionisti e collaboratori che abbiano dovuto sospendere la loro attività lavorativa a causa delle alluvioni. La bozza evidenzia anche che questi lavoratori devono "operare esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente in uno dei Comuni indicati". Per conoscere la lista dei Comuni in questione, che saranno oggetto di tutte le misure di sostegno decise nel decreto, bisognerà aspettare però la versione definitiva del testo.
Quando arriva il bonus e come richiederlo: il precedente che dà qualche indizio
In passato, nel caso di bonus una tantum come quello da 200 euro erogato lo scorso anno a tutti i lavoratori e pensionati, gli autonomi e affini hanno dovuto presentare una domanda all'Inps per ottenere l'esborso. La domanda era stata effettuata su un apposito portale online, quello dell'Inps appunto, facendo l'accesso con la propria identità digitale (Spid o Cie). Sembra plausibile che, anche in questo caso, la procedura sarà simile.
Anche se si trattava di un sussidio differente, rivolto a un numero molto maggiore di persone, potrebbe essere indicativo anche il dato sulle tempistiche: dopo che l'Inps aveva definito tutti i dettagli pratici, c'erano stati tre mesi di tempo per presentare la domanda, e le erogazioni erano partite dal mese successivo. Nel contesto di emergenza legate alle alluvioni, però, le procedure potrebbero anche essere più rapide.