Decreto dignità, Matteo Renzi contro Luigi Di Maio: “Altro che ministro del lavoro, è il ministro della disoccupazione”
In diretta Facebook, l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi commenta le principali notizie della settimana. "Quando non parla di immigrazione, questo governo litiga su tutto", attacca l'ex segretario del Pd. "Davide Casaleggio dice che il parlamento potrebbe non servire più. Che fine hanno fatto i grandi costituzionalisti che attaccavano la nostra riforma, che prevedeva di trasformare il Senato in una camera delle autonomie? La chiamavano ‘deriva autoritaria', dove sono tutti i costituzionalisti ora che il ceo di un partito parla in questo modo? Mi rivolgerò a Chi l'ha visto per rintracciarli".
Proseguendo, Renzi parla del caso Savona: "Il ministro Savona è indagato, io che sono un garantista dico che è innocente fino a sentenza passata in giudicato. Nessuno di noi strumentalizza né chiede le sue dimissioni. Ma due pesi e due misure? Quando indagavano i nostri ministri, in cinque minuti dovevano dimettersi, quando capita ai loro è garantismo. Io credo che Savona faccia benissimo a non dimettersi, ma quanto è cambiato il ‘fango quotidiano' quando a essere indagati sono i ministri dell'esecutivo M5S-Lega".
Sul decreto dignità, l'ex segretario dem attacca Luigi Di Maio: "Il decreto dignità l'hanno fatto in urgenza e invece partirà a ottobre, l'hanno cambiato in corso d'opera, ma soprattutto nella relazione scrivono che con quelle misure si perderanno 80mila posti di lavoro in 10 anni. Quello non è il decreto dignità, è il decreto disoccupazione. Di Maio non è il ministro del lavoro, è il ministro della disoccupazione. Sergio Marchionne per me è stato uno dei migliori manager degli ultimi tempi, ha riaperto fabbriche e salvato Chrysler, il dato di fatto è che il lavoro lo creano quelli che rischiano e non chi sta sul divano ad aspettare il reddito di cittadinanza".
Infine, parlando del caso Consip, Renzi spiega: "Su Consip, Scafarto, maggiore dei carabinieri che ha indagato sul caso ed è stato accusato di aver costruito prove false contro di me e la mia famiglia, è stato nominato assessore alla legalità da una giunta di centrodestra. Uno che ha fabbricato prove false contro il presidente del Consiglio in carica del centrosinistra due anni dopo viene nominato assessore da una giunta di centrodestra. Mi ricorda tanto il film Johnny Stecchino. Nel frattempo il ministro della giustizia Bonafede ha detto che il Pd voleva fare la riforma delle intercettazioni proprio per il caso Consip, mentre la riforma è stata proposta nel 2014 e non esisteva ancora il caso Consip".