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Covid 19

Decreto di Natale, le misure che annuncerà Draghi per fermare la variante Omicron: tutte le ipotesi

Sul tavolo c’è la riduzione della durata del green pass con vaccinazione, ma anche dei tempi per fare la terza dose. Gli studenti rischiano di prolungare le vacanze, mentre si va verso la mascherina obbligatoria ovunque anche all’aperto.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Per salvare l'Italia dalla quarta ondata la strada è una: terza dose di vaccino. Lo sa bene il governo, che continua il confronto con gli scienziati e che in queste ore sta riflettendo su quali nuove misure restrittive inserire con il decreto di Natale. Le ipotesi sono diverse, e non è detto che qualcosa il presidente Draghi non anticipi già oggi durante la conferenza stampa di fine anno. Ci sono alcune limature che andranno fatte quasi per forza, come un adeguamento ulteriore della durata del green pass ottenuto con la vaccinazione contro il Covid. Nove mesi sono troppi, anche perché – con due dosi – non è garantita la protezione dal contagio per tutto questo tempo.

Le misure del nuovo decreto, dalla terza dose alla durata del green pass

Di certezze ce ne sono ancora poche, visto che la giornata chiave sarà domani: in poche ore ci saranno cabina di regia e Consiglio dei ministri. Verrà varato un provvedimento per un'ulteriore stretta, che però entrerà in vigore almeno dopo Natale. Si attende ufficialmente l'indagine flash chiesta dall'Istituto superiore di sanità per capire quanto è diffusa la variante Omicron in Italia, poi si metteranno nero su bianco le decisioni. Con la speranza di avere davvero quel vantaggio sugli altri Paesi di cui si è parlato in questi giorni. Un primo passo – quasi certo – dovrebbe essere la riduzione dei tempi per la somministrazione della terza dose, unico vero scudo contro la nuova variante del virus: si passerà da 150 giorni a 120 giorni (diversi Paesi sono già arrivati a 90). Mentre sarà accorciata drasticamente anche la durata del green pass con doppia dose: non più nove mesi, ma sei. Si rifletterà anche sull'introduzione dell'obbligo vaccinale per nuove categorie di lavoratori, con il ministro Brunetta che vorrebbe estenderlo a tutta la Pa.

Mascherine obbligatorie all'aperto e vacanze più lunghe per gli studenti

Una misura che va verso il via libera nazionale è l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto. Sono già in diversi – tra Comuni e Regioni – ad aver reintrodotto la regola. Nel decreto potrebbe arrivare l'uniformità nazionale, anche in zona bianca. Sull'ipotesi di imporre il tampone negativo per entrare in cinema, teatri e concerti anche a chi è vaccinato – e ha il super green pass – la maggioranza è uniformemente contraria, discorso diverso per feste di Capodanno, discoteche ed eventi per i quali non si garantisce il distanziamento. Insomma, se si sta seduti con posti preassegnati e la mascherina non ci sarà bisogno del tampone negativo, ma basterà la certificazione verde rafforzata. Anche se potrebbe essere richiesta la Ffp2. Sul tavolo c'è anche una misura che, però, certificherebbe l'ennesimo fallimento della politica sul tema scuola negli ultimi due anni: il prolungamento delle vacanze per evitare che il ritorno in classe sia un volano per il contagio. L'ipotesi dovrebbe essere esclusa, ma tutto dipenderà dai dati.

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