video suggerito
video suggerito
Covid 19

Decreto Covid, spunta ipotesi zona gialla rafforzata ad aprile: bar e ristoranti chiusi alle 16

Braccio di ferro governo-Regioni sulle riaperture. Speranza e i ministri Pd e M5s sono per la linea del rigore, e vorrebbero fino a maggio un’Italia rossa o arancione. Ma i governatori chiedono all’esecutivo di introdurre un meccanismo automatico che consenta almeno alle Regioni più virtuose di passare in zona gialla da aprile. Spunta l’ipotesi di una zona gialla rafforzata, con bar e ristoranti chiusi alle 15 o alle 16.
A cura di Annalisa Cangemi
333 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Dall'incontro di ieri governo-Regioni è emersa la possibilità che la stretta anti Covid in tutta Italia possa proseguire anche dopo Pasqua. Secondo l'attuale decreto fino al prossimo 6 aprile nessuna Regione passerà in fascia gialla, e nei giorni festivi e prefestivi, sabato santo, Pasqua e Pasquetta, ci sarà una zona rossa nazionale. Dopo i giorni vacanza la richiesta dei presidenti di Regione del centrodestra è che si possa iniziare a riaprire. Il ministro della Salute Speranza, e i ministri Pd e M5s, sono per la linea della massima prudenza, e anche per il premier Draghi è presto per pensare di far ripartire bar e ristoranti a pranzo, fino alle 18, e per consentire i liberi spostamenti all'interno del territorio regionale, come è appunto previsto nelle zone gialle. Se a prevalere fosse la linea del rigore tutta Italia potrebbe essere rossa o arancione fino al 1 maggio.

Il centrodestra chiede però al governo di valutare un "meccanismo automatico" che consenta alle Regioni di passare in zona gialla almeno nei territori in cui i numeri del contagio lo permetteranno. L'idea è che si possa introdurre proprio nel nuovo decreto un riferimento alla possibilità di allentare le misure, in presenza di un miglioramento dei contagi.  Si tratta al momento solo di ipotesi ma Mario Draghi potrebbe convocare a breve una nuova cabina di regia del governo, in vista del Consiglio dei ministri di mercoledì, per discuterne. Il premier è comunque aperto a una possibile revisione del decreto, tenendo sotto controllo i numeri. Resta da capire se nel nuovo provvedimento verrà specificato che ci sarà una verifica tra quindici giorni sui dati, oppure se nel testo saranno inseriti fin da subito dei parametri che consentano di far scattare la zona gialla nelle Regioni più virtuose.

"Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto. Ma stiamo dicendo a tutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza. Allo stesso tempo questo non è il momento per dire ‘riapriamo tutto'. Fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all'interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate senza il bisogno di approvare un nuovo provvedimento", ha spiegato la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini, all'incontro di ieri pomeriggio.

La zona gialla comunque potrebbe essere una zona gialla "rafforzata", cioè con bar e ristoranti chiusi alle 15 o alle 16, proprio per evitare a priori il rischio di assembramenti all'ora dell'aperitivo. Fino ad ora in fascia gialla i locali possono rimanere aperti fino alle 18, ma il rischio è che, incoraggiati dalle belle giornate primaverili, i cittadini possano darsi appuntamento per un drink o un caffè pomeridiano. I divieti della fascia arancione potrebbero però essere mantenuti nel fine settimana e il lockdown per quello del primo maggio. Ma al momento non ci sono certezze sulle nuove norme, e le trattative sono in corso.

333 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views