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Decreto Covid, ok a quarantena di 5 giorni a scuola, Bianchi: “Marciamo verso una nuova normalità”

I ministri della Salute e dell’Istruzione, Bianchi e Speranza, hanno presentato le nuove norme per la quarantena nelle classi, contenute nel nuovo decreto Covid.
A cura di Annalisa Cangemi
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I ministri Speranza e Bianchi, dopo che il Cdm ha approvato le nuove norme sulla quarantena delle classi, con l'obiettivo di semplificare le regole per la didattica a distanza, hanno presentato il nuovo decreto in conferenza stampa. Tra le novità anche l'eliminazione della scadenza per chi ha il Green Pass rilasciato dopo la terza dose, che non durerà più 6 mesi, ma sarà illimitato.

"La scuola è il cuore del nostro paese e vogliamo lavorare per ridurre il più possibile la didattica a distanza", ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel suo intervento.
In particolare, per quel che riguarda le nuove regole sulla scuola, "abbiamo deciso che i vaccinati non andranno più in dad e nei pochi casi di dad questa non durerà più 10 giorni ma 5". Il ministro della Salute ha anche spiegato che le nuove regole sulla dad riguardano tutta la scuola: nelle scuole dell'infanzia si va in dad con 5 casi positivi, nella scuola primaria si va in dad con 5 casi, ma solo i non vaccinati. Anche nella scuola secondaria dopo 2 contagi in classe andranno in dad solo i non vaccinati.

"Abbiamo l'81,3% degli alunni in presenza, il 92% dei docenti e il 93,2% del personale tecnico amministrativo", ha detto il ministro dell'Istruzione Bianchi. "Ad oggi tra gli alunni i positivi e in quarantena il 23,3% nella fascia dell'infanzia (0-6), 22,5% nella scuola primaria che sono o positivi o in dad e nella scuola secondaria il 15,8% dei ragazzi in dad o ddi", ha aggiunto.

"C'era stato un aumento dei casi e delle quarantene nei giorni immediatamente successivi alla riapertura, dopo Natale. Adesso siamo arrivati a una sorta di plateau, grazie agli interventi che abbiamo realizzato fino ad ora. Stiamo marciando verso una nuova normalità, con la cautela che ci deve essere, perché il virus è ancora presente. Nelle scuole abbiamo consolidato un'indicazione per la scuola secondaria, che ha un tasso di vaccinazione molto alta. Per i ragazzi più piccoli abbiamo innalzato la soglia a partire dalla quale scatta la dad, ma la quarantena dura 5 giorni. Per i bambini da 6 a 11 anni abbiamo semplificato le norme, mantenendo il più possibili i bambini a scuola: con 5 casi anche qui scatta la lampadina rossa. Introducendo l'opportunità per chi è vaccinato di essere a scuola, segnalando per chi non lo è una condizione diversa, vi è un'attitudine anche nascosta da parte del governo a discriminare i bambini? Assolutamente no, da parte mia, di Speranza o del presidente. Vi è una chiara indicazione di marcia. C'è il riconoscimento delle famiglie che hanno già fatto questa scelta, che sono tante, e la necessità di accelerare la possibilità di dare a tutti i bambini questa opportunità, di cui parleremo con Figliulo. Vi ricordo che nel concetto stesso di vaccinati ci sono anche i guariti, che sono immunizzati".

Il numero di 5 contagiati in 5 giorni, come previsto per le elementari per far scattare la Ddi per i non vaccinati, "poi è molto alto: difficilmente si potrà raggiungere. È più una indicazione di senso di marcia che non di effettività di azione, la sua applicazione sarà marginale ma è un segnale".

Come cambiano le regole per la quarantena nelle classi

Da lunedì saranno in vigore le nuove regole per la quarantena e per la didattica a distanza. Le nuove indicazioni sono state decise oggi dalla cabina di regia riunita a palazzo Chigi, e approvate poi dal Consiglio dei ministri. Ecco cosa cambia:

Scuola d'infanzia. Per la fascia da 0 a 6 anni è prevista la sospensione della presenza per tutti dopo l'accertamento del quinto caso di positività al Covid. La didattica a distanza avrà una durata di cinque giorni.

Scuola primaria. Per la fascia da 6 a 12 anni, la dad sarà prevista solo per i non vaccinati, a partire dal quinto caso di positività in poi. Al primo caso di positività, invece, scatta solo l'obbligo di autosorveglianza.

Scuola secondaria. Anche nella scuola secondaria si passerà alla didattica a distanza solo per gli studenti non vaccinati. Le nuove regole prevedono che dal secondo caso in poi i ragazzi che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 4 mesi, i guariti da meno di 4 mesi e i ragazzi con terza dose restino in classe, mentre per i non vaccinati si sospenderà la didattica in presenza per cinque giorni.

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