Decreto Covid, le nuove regole: dalle visite ai parenti all’ingresso automatico in zona rossa
Le novità inserite nel decreto Covid sono poche ma sostanziose. L'ultimo provvedimento preso dal governo Draghi venerdì, dopo giorni di discussioni su quali misure fosse meglio adottare, introduce una vera e propria stretta in vista della Pasqua, a partire da domani, lunedì 15 marzo. Dopo giorni di tensione nella maggioranza e nel governo, è passata la linea degli esperti del Comitato tecnico scientifico, che da giorni (o forse settimane) chiedevano di accelerare con le misure restrittive vista la circolazione sempre più veloce del virus (complici anche le nuove varianti). Con il decreto del governo Draghi viene sostanzialmente cancellata la zona gialla, almeno fino a dopo Pasqua, perché le restrizioni minime che si applicano sono quelle della zona arancione (esclusa la Sardegna che resta bianca). Tutte le altre Regioni, da domani, saranno arancioni o rosse. Novità anche per quanto riguarda il congedo parentale.
Pasqua in zona rossa in tutta Italia: le regole per le visite a parenti e amici
A prescindere dai colori delle proprie Regioni, dal 3 al 5 aprile, ovvero dal sabato santo al lunedì di pasquetta, tutta l'Italia sarà in zona rossa. Le regole saranno quelle della fascia con le misure più restrittive, ma con una deroga che viene reinserita: si potrà andare a far visita a parenti e amici, ma con i criteri che ormai conosciamo bene. Massimo due persone, massimo una volta al giorno. Sempre esclusi bambini sotto ai 14 anni e disabili o non autosufficienti. Ma attenzione: questa deroga è stata eliminata per quanto riguarda la zona rossa, quindi non è possibile far visita a parenti e amici se, ad esempio la prossima settimana, ci si trova in una Regione di questo colore. Ma, solo per i tre giorni di Pasqua, verrà reinserita in zona rossa.
Zona rossa automatica: il nuovo criterio inserito dal governo Draghi
Un'altra novità importante contenuta nel decreto Covid riguarda il meccanismo automatico con cui una Regione può diventare zona rossa. Il Comitato tecnico scientifico ha insistito per inserire questo nuovo criterio: se si superano i 250 casi di Covid-19 per 100mila abitanti in sette giorni, si passa direttamente nella fascia di colore più scuro. Diverse Regioni già rischiano di superare questo livello d'allerta chiesto a gran voce dagli scienziati. Resta la possibilità per i presidenti di Regione di inasprire le misure restrittive in determinati territori dove il contagio cresce più velocemente.