Decreto Covid, le discoteche restano chiuse: non basta il green pass per la riapertura
Il governo ha stabilito che le discoteche non riapriranno. Nel nuovo decreto Covid, che verrà varato a breve e che sarà in vigore dal prossimo 5 agosto, non ci sarà una data per la ripartenza dei locali da ballo. Il governo ha comunicato alle Regioni l'intenzione di non riaprire adesso, spiegando però che l'esecutivo è al lavoro per dare ristori adeguati alla categoria.
Il Cts quasi un mese fa aveva suggerito al governo di far riaprire i locali all'aperto, richiedendo obbligatoriamente il green pass. Ma per la ripartenza di queste attività si dovrà aspettare ancora. La Lega però è intenzionata a battersi per la riapertura.
Le altre norme del nuovo decreto Covid
A cosa serve il green pass
Secondo quanto si apprende dunque dal prossimo 5 agosto sarà necessario il green pass per le consumazioni al tavolo in ristoranti e bar al chiuso. Il certificato verde non sarà invece necessario per consumare al bancone, anche se al chiuso.
Il green pass sarà richiesto anche in altri luoghi come teatri, cinema e palestre, spettacoli all'aperto ma anche per centri termali, piscine, fiere, congressi e concorsi. Non è stato inserito invece l'obbligo di vaccinazione per docenti, richiesto da quasi tutti i partiti, tranne Lega e Fratelli d'Italia.
La certificazione verde al momento non sarà richiesta per gli spostamenti in treno, aereo e autobus, ma il tema dovrebbe affrontato in un momento successivo e in presenza di nuovi dati, in vista della ripresa delle attività a settembre. Il governo sta anche valutando anche tamponi gratuiti o comunque a costo ridotto per gli under 18 e per le categorie impossibilitate a vaccinarsi.
Proroga stato d'emergenza
Nel provvedimento che il governo si appresta a varare ci sarà anche la proroga fino al prossimo 31 dicembre dello stato di emergenza, che sarebbe scaduto il 31 luglio.
Nuovi parametri per i colori delle Regioni
Nel decreto saranno fissati anche i nuovi criteri per definire i colori delle Regioni. Il passaggio dalla zona bianca a quella gialla ci sarà con una occupazione dei reparti ospedalieri del 15% e del 10% delle terapie intensive. La Lega chiederà però in Cdm di portare al 20% il limite per le terapie intensive. Con il 20% di terapie intensive occupate ci sarà il passaggio dalla zona gialla a quella arancione, mentre con le terapie al 30% si passerà in zona rossa. Il passaggio in zona arancione potrà avvenire anche con un'occupazione dei reparti ospedalieri del 30%, mentre per il passaggio a zona rossa tale livello è fissato al 40%.