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Decreto Bollette, via libera alla Camera alla fiducia con 422 sì

La Camera ha approvato la fiducia al decreto legge sul contenimento dei costi dell’energia con 422 sì, 54 no e 1 astenuto. Domani ci sarà l’ok definitivo a Montecitorio, quindi il testo passerà al Senato.
A cura di Annalisa Cangemi
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Primo sì al decreto Bollette, che ottiene la fiducia alla Camera. I voti a favore sono stati 422, 54 i contrari, un astenuto. L'Assemblea passa ora all'esame degli ordini del giorno, che saranno votati domattina. Il via libera è atteso per domani, mercoledì 13 aprile. Quindi il provvedimento passerà all'esame del Senato per l'ok definitivo, che deve avvenire entro il 30 aprile, pena la decadenza. Probabilmente si ricorrerà alla fiducia anche a Palazzo Madama.

Il testo contiene misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali, ed è frutto dell'intervento del governo per cercare di limitare rincari delle bollette.

Caro Bollette

Il decreto legge dispone, tra l'altro, l'azzeramento degli oneri di sistema elettrici e del gas per il secondo trimestre 2022, conferma il taglio dell'Iva sul gas (ulteriori misure urgenti sono state varate con un successivo provvedimento, ora all'esame del Senato). Viene quindi affidato ad Arera il compito di rendicontare l'utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi al taglio degli oneri generali delle bollette di luce e gas. Analisi che dovrà essere inviata ai ministeri della Transizione ecologica e dell'Economia e alle Commissioni parlamentari entro il 16 maggio. La nuova disciplina prevede rendicontazioni periodiche, distinguendo i comparti elettricità e gas, sulla base dell'emanazione di ulteriori provvedimenti di contenimento dei costi.

Strategia nazionale contro povertà energetica

Il ministero della Transizione ecologica viene inoltre chiamato a mettere in campo una strategia contro la povertà energetica, da sottoporre a consultazione pubblica. E il Gestore dei servizi energetici  potrà quindi acquistare energia da fonte rinnovabile, attraverso contratti di almeno tre anni, per distribuirla a un prezzo fissato per decreto ministeriale in via prioritaria a grandi aziende, pmi e clienti nelle isole maggiori.

Imprese energivore

Il dl riconosce alle imprese a forte consumo di energia elettrica che hanno subito un significativo incremento del relativo costo, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il bonus è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l'energia elettrica prodotta e autoconsumata dalle imprese energivore nel secondo trimestre 2022.

Una misura analoga riguarda anche le imprese a forte consumo di gas naturale, cui va un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l'acquisto del gas, consumato nel primo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

Fonti rinnovabili

Il decreto prevede misure per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per il contenimento dei prezzi energetici. Si interviene sulla disciplina relativa ai criteri in base ai quali un cliente finale diviene autoconsumatore di energia rinnovabile. In particolare, viene introdotta un'ulteriore ipotesi relativa alla produzione e accumulo di energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo da realizzare con impianti Fer ubicati presso edifici o in siti diversi da quelli presso il quale l'autoconsumatore opera, escludendo l'allacciamento di utenze diverse da quella dell'unità di produzione e dell'unità di consumo.

Bonus edilizia e cessione credito

Si eleva da tre a quattro il numero di cessioni effettuabili con riferimento ai crediti di imposta. In particolare, viene prevista la facoltà di una ultima cessione, da parte delle sole banche a favore dei soggetti coi quali abbiano concluso un contratto di conto corrente. Le norme si applicano alle comunicazioni della prima cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all'Agenzia delle entrate a partire dal 1 maggio 2022.

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