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Decreto Bollette in arrivo alla Camera, tutte le novità dal bonus elettrodomestici ai fringe benefit

Il nuovo decreto Bollette, rinviato alla prossima settimana, introduce importanti novità in tema di energia e agevolazioni fiscali, con modifiche che spaziano dal bonus elettrodomestici alla proroga delle tutele per i consumatori vulnerabili. Tra i punti salienti anche l’introduzione dell’ “utility manager” e l’esclusione temporanea delle auto aziendali dalla nuova tassazione sui fringe benefit.
A cura di Francesca Moriero
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Il percorso parlamentare del decreto Bollette sembra complicarsi ancora una volta con un rinvio dell'approdo in Aula previsto inizialmente per oggi, 11 aprile, spostato, invece, al 14. Una scadenza imminente, il 29 aprile, impone ritmi serrati per l'approvazione definitiva, che dovrà passare per entrambe le Camere. Per accelerare i lavori, il governo ha già annunciato che porrà la fiducia; nel frattempo, il testo è stato esaminato e modificato in Commissione Attività Produttive alla Camera, dove sono emersi numerosi emendamenti di rilievo: si va infatti dal rinnovato bonus elettrodomestici alla tutela dei cittadini vulnerabili, passando per un alleggerimento della pressione fiscale sulle auto aziendali.

Bonus elettrodomestici in arrivo, ma senza click day

Tra gli emendamenti più significativi approvati in Commissione spicca quello firmato da Fratelli d'Italia, che ridisegna le modalità di accesso al bonus per l'acquisto di elettrodomestici. Viene infatti eliminato il sistema del click day, spesso criticato per la sua imprevedibilità e scarsa equità, sostituito ora da uno sconto diretto in fattura. A gestire l'intero processo sarà la piattaforma PagoPa, con l'obiettivo ultimo di semplificare la procedura e renderla più accessibile.

Il contributo potrà coprire fino al 30% della spesa sostenuta, per un massimo di 100 euro, cifra che sale a 200 euro per le famiglie con Isee inferiore a 25mila euro. Non solo, è stata eliminata anche l'obbligatorietà di una determinata classe energetica, al fine di non penalizzare le imprese italiane che producono elettrodomestici efficienti ma non sempre conformi ai criteri precedenti.

Incentivi sostenibili e tutela del Made in Italy

La nuova configurazione del bonus mira anche a sostenere l'industria nazionale: il contributo sarà riconosciuto solo per l'acquisto di elettrodomestici fabbricati in impianti situati all'interno dell'Unione Europea. Sarà poi anche obbligatorio smaltire il vecchio apparecchio, a patto che abbia una classe energetica inferiore rispetto a quello nuovo, promuovendo così un consumo più responsabile e circolare.

Tutele prorogate per i consumatori vulnerabili

Un altro emendamento di rilievo, proposto dalla Lega, riguarda le cosiddette "tutele graduali" per le fasce di popolazione più fragili. Si stabilisce che, anche dopo la scadenza del 31 marzo 2027, gli utenti vulnerabili, come anziani over 75, persone con disabilità e famiglie in difficoltà economica, non verranno trasferiti automaticamente nel mercato libero, ma resteranno in un sistema regolato. L'obiettivo scritto mirerebbe a proteggere i consumatori da offerte poco trasparenti e da forme aggressive di promozione commerciale.

Auto aziendali e fringe benefit: una deroga temporanea

Il decreto interviene anche sulla questione delle auto aziendali, salvaguardandole temporaneamente dalle nuove modalità di tassazione previste dalla Manovra. L'agevolazione riguarda i veicoli ordinati entro la fine del 2024 e concessi in uso promiscuo nei primi sei mesi del 2025. L'onere economico dell'intervento è stimato in circa 28,5 milioni di euro tra il 2025 e il 2028, e sarà coperto attraverso il Fondo per gli interventi strutturali di politica economica.

Nasce la figura dell' "utility manager"

Tra le innovazioni introdotte, spunta anche una nuova figura professionale: l’utility manager, ovvero un consulente incaricato di assistere i cittadini nella gestione di contratti, tariffe e normative relative alle utenze domestiche. L’obiettivo è quello di offrire un supporto qualificato per aiutare i consumatori a orientarsi in un mercato dell’energia sempre più complesso.

Iva e bollette: serve il via libera delle commissioni

Per destinare eventuali entrate extra derivanti dall'aumento dell'Iva (in particolare legato ai rincari del gas) a nuovi interventi di sostegno su famiglie e imprese, sarà poi anche necessario un passaggio parlamentare. Le commissioni competenti avranno dunque 15 giorni per esprimere il loro parere, scaduti i quali il governo potrà comunque procedere.

Il decreto Bollette si configura quindi come un pacchetto ampio e articolato, che ha l'obiettivo di intervenire su più fronti per alleggerire il peso delle spese energetiche, sostenere l'industria nazionale e garantire maggiore protezione ai soggetti più fragili, pur dovendo affrontare le pressioni di un calendario parlamentare ormai serrato.

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