Decreto agosto, via libera del Cdm: ecco le nuove misure in arrivo
Il governo ha approvato il nuovo decreto di agosto per il contrasto dell'emergenza coronavirus. Sono state quindi varate una serie di nuove misure per il sostegno dell'economia: queste saranno finanziate in deficit con il nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi di euro. Confermata la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti, rinnovato il reddito di emergenza e diverse misure fiscali: ecco alcune delle novità in arrivo con il nuovo decreto, presentate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa.
Cassa integrazione e blocco dei licenziamenti
Prorogata per altre 18 settimane la cassa integrazione. Di pari passo è stato prolungato il blocco dei licenziamenti: le aziende potranno quindi licenziare i propri dipendenti solo all'esaurimento della cassa Covid. Quindi dal 16 novembre. Le imprese che hanno utilizzato la cassa tra maggio e giugno, ma non ne hanno richiesto la proroga, beneficeranno comunque dell'esonero totale dei contributi previdenziali fino a 4 mesi, durante i quali continuerà a essere in vigore il blocco dei licenziamenti.
"Le misure per i rapporti di lavoro hanno valore di 12 miliardi di euro: ci saranno altre 18 settimane di cassa integrazione, ma abbiamo pensato anche a un altro intervento che offre un vantaggio a chi richiama in azienda i lavoratori. Quattro mesi di sgravi contributivi al 100%. In questo periodo ovviamente non ci saranno licenziamenti, non lasciamo indietro nessuno", ha detto Conte.
Sgravi fiscali per il Sud
Inserita nel decreto anche un'agevolazione del 30% dei contributi previdenziali delle aziende del Sud Italia. "Dal prossimo 1° ottobre le aziende del Sud potranno usufruire di un vantaggio fiscale, una contribuzione del 30% su tutti i lavoratori: è un deciso taglio sui contributi da versare. Vogliamo che il gap sia recuperato: non dividiamo l'Italia in due, ma offriamo una misura di ripresa per le aree più svantaggiate in modo che l'Italia tutta cresca", ha commentato Conte.
Reddito di emergenza
Arriva anche la proroga del reddito di emergenza. Il rinnovo del rem avverrà in un'unica soluzione di una quota una tantum tra 400 e 800 euro a seconda del nucleo familiare: in presenza di persone con disabilità, questa potrà salire fino a 840 euro. Il calcolo della somma sarà lo stesso messo in campo con il decreto Rilancio. Per ottenere il sussidio bisognerà presentare un reddito familiare, per il mese di aprile, inferiore all'ammontare dell'assegno, un Isee inferiore a 15 mila euro e un patrimonio mobiliare inferiore a 10 mila.
Tasse sospese
Tutti i versamenti dovuti tra i mesi di marzo e maggio e che sono stati sospesi a causa dell'emergenza coronavirus, potranno essere saldati nell'arco di due anni. Non viene ulteriormente rinviato quindi l'appuntamento con il Fisco previsto per il prossimo 16 settembre, ma aumentano le rate tramite le quali effettuare i pagamenti dovuti. Nel decreto si prevede anche lo stop alla riscossione delle cartelle fino al prossimo 15 ottobre e quello della seconda rata dell'Imu per alberghi, cinema, fiere, discoteche e night-club. Per tutto il 2020 sono state poi sospese anche le tasse Tosap e Cosap, quelle versate per l'occupazione del suolo pubblico.
"Ci sono molte misure fiscali nel nuovo decreto, rinviamo il versamento del saldo delle varie tasse per tutte le partite Iva ad aprile 2021. Prevediamo la rateizzazione delle imposte e dei contributi,prevediamo l'abolizione della seconda rata Imu per alberghi, teatri e cinema", ha detto Conte.
Sostegno alle filiere e indennità per i lavoratori stagionali
Mentre era ancora in corso il Consiglio dei ministri sul nuovo decreto di agosto, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, aveva confermato l'impegno del governo nel sostegno al settore dell'automotive con il via libera a uno stanziamento di 400 milioni per l'ecobonus auto e uno di 90 milioni per contributi all'installazione di colonnine di ricarica installate da professionisti e imprese. La ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, in conferenza stampa ha invece presentato il provvedimento a sostegno della ristorazione: "La ristorazione è una filiera che ha pagato un prezzo altissimo con un calo di fatturato del 60%: dobbiamo sostenere questa filiera di 180mila imprese e dare una risposta all'agroalimentare", ha detto, annunciando lo stanziamento di "600 milioni a fondo perduto" e spiegando che "le aziende potranno scegliere tra il fondo perduto e la misura di Franceschini sui centri storici delle città turistiche".
Sono poi confermate le indennità una tantum per i lavoratori stagionali e dei settori più colpiti, come il turismo e gli stabilimenti balneari. Conte in conferenza stampa ha anche annunciato il sostegno ai centri storici, che più stanno risentendo del crollo dei flussi turistici: "Introduciamo stanziamenti a fondo perduto per le attività commerciali per i centri storici di 29 principali città, particolarmente vocate al turismo internazionale".