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Decreto sicurezza

Decreti sicurezza, si cambia: via le mega-multe alle Ong, torna la protezione umanitaria

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, annuncia l’arrivo delle modifiche ai due decreti sicurezza voluti dal suo predecessore, Matteo Salvini. Il governo dovrebbe accogliere le osservazioni mosse dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, soprattutto sulle Ong, sulla protezione umanitaria per i migranti e sull’ordine pubblico.
A cura di Stefano Rizzuti
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I decreti sicurezza sono destinati a cambiare. L’aveva promesso tutta la maggioranza, spiegando di voler accogliere i rilievi mossi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’ha confermato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in commissione Affari costituzionale alla Camera. Lo schema del decreto legge che modificherà i due provvedimenti voluti dall’allora inquilino del Viminale, Matteo Salvini, è “già pronto, ne devo parlare in Consiglio dei ministri”, assicura Lamorgese. Che si muove sulla base delle osservazioni di Mattarella sui decreti sicurezza. Tra i punti più critici c’è quello del permesso di soggiorno per protezione umanitaria (abrogato da Salvini), che nel nuovo testo verrà in parte ripristinato, inserendo la dicitura “restano fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato”, con riferimento anche al diritto d’asilo e alle convenzioni Onu.

Le modifiche al decreto sicurezza bis

Le modifiche riguarderanno anche il decreto sicurezza bis, con un addio alla stretta sulle Ong che soccorrono migranti nel Mediterraneo. Intanto la confisca della nave avverrà solo in caso di violazione reiterata dei divieti imposti dalle autorità. Inoltre sparirà la mega-multa da un milione di euro per il comandante dell’imbarcazione. La sanzione andrà, invece, da 10mila a 50mila euro. Inoltre, per stabilire le multe ci dovrà essere un apposito regolamento che faccia una distinzione precisa tra i vari tipi di imbarcazione.

Le modifiche in tema di ordine pubblico

Per quanto riguarda l’ordine pubblico, l’osservazione mossa dal presidente della Repubblica è sull’articolo che ha tolta la causa di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” rispetto alle ipotesi di resistenza, oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Con il nuovo testo si torna al principio di discrezionalità del magistrato. Protestano i deputati della Lega, Stefano Candiani e Nicola Molteni: “Viminale allo sbando, Lamorgese non si preoccupa di trovare i fondi per le forze dell'ordine ma annuncia di modificare i decreti Salvini che così diventeranno decreti insicurezza, filo-Ong e contro le donne e gli uomini in divisa. La Lega è probta alle barricate, in aula e nelle piazze”.

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